La Provincia di Firenze, secondo un programma di lavori definito per l'anno scolastico in corso, ha impegnato circa 700 mila euro e ne stanzierà altri 500 mila da qui alla fine dell'anno per interventi agli istituti Meucci, Checchi di Fucecchio, Gramsci e Peano, l'ex Einstein di San Bartolo (per la palestra), il Pascoli (col rifacimento dei solai), Baldcucci, Castelnuovo, Dante dove è in corso un'opera come anche all'Istituto d'arte, l'Alberti col restauro delle facciate pericolose per la possibile caduta di oggetti in via Magliabechi, il Galileo, l'agrario, il Vasari di Figline. "Non c'è arretramento né sottovalutazione", ha spiegato l'assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni di Fede durante una comunicazione al Consiglio provinciale.
Intanto è stata avviata una campagna di verifiche sui controsoffitti degli istituti scolastici per un importo di 170 mila euro più Iva. La Provincia ha mantenuto alto l'impegno, anche finanziario, per la manutenzione degli edifici scolastici "proprio perché consapevole del loro stato". "Abbiamo 76 edifici scolastici per 42 scuole che presentanto con caratteristiche diverse - ha detto Di Fede - Abbiamo un patrimonio storico monumentale vincolato, non nato come scuola. Abbiamo anche edifici nati nel dopoguerra, spesso come scuole medie di primo grado.
Poi edifici degli anni Ottanta che creano non pochi problemi a motivo dei tetti, in particolare, mediterranei, aperti, non spioventi, con copertura in catrame che necessitano di manutenzione particolare per evitare infiltrazioni d'acqua". La Provincia si è ritrovata a gestire un patrimonio ingente, che dal 2001 ha ricevuto sempre meno risorse dal Governo fino all'azzeramento a partire dal 2007. Le cifre che servono "ricadono sulle nostre forze che sono sempre più limitate. E' una realtà non usata come scusa per giustificare uno stato che preoccupa anche noi che, peraltro, non abbiamo rinunciato a intervenire.
Non abbiamo bloccato la spesa per questo settore ma abbiamo fatto presente il 25 luglio, in un incontro presso il Ministero, coma la situazione sia divenuta insostenibile". Nonostante questo, la Provincia ha riconfermato i proprio investimenti, a cominciare dal Buontalenti. In via dei Bruni il progetto partirà non prima di gennaio, col rifacimento di cucine e primo piano. Conferme anche per l'Elsa Morante, il Calamandrei, la palestra di Borgo San Lorenzo. "Dispiace l'uso strumentale di questa situazione - ha osservato Di Fede - che è nota a tutti".
A causa delle misure del Governo, la Provincia è impegnata a tagliare risorse per 31 milioni di euro. "Non voglio fare polemiche strumentali - commenta il consigliere Marco Cordone (Lega Nord) - Mi chiedo cosa sarebbe potuto accadere se il cannicciato e l'intonaco fossero crollati in orari di servizio al Galileo, in un edificio che è del Cinquecento, nato come convento di monache. Vi sono crepe nell'edificio e anche nell'aula magna. Dobbiamo spendere fondi in deroga al patto di stabilità". Per Andrea Calò (Rifondazione comunista) se è vero che lo stato della scuola italiana è caratterizzato da precarietà e arretratezza, con responsabilità evidenti dei Governi degli ultimi anni, ci sono d'altra parte molte situazioni di sofferenza che sarebbero potute essere prevenute "se la programmazione annunciata dall'assessore fosse stata fatta prima: per noi è un atto dovuto.
Mi sembra che di fatto sia mancato coraggio nell'affrontare la condizione scolastica". Non concorda Leonardo Brunetti (Pd): "La percentuale di investimento della Provincia, nell'edilizia scolastica, cresce nonostante aumentino per essa le difficoltà finanziarie. L'Amministrazione si è fatta carico della situazione delle scuole fiorentine, come mostra l'elenco dettagliato stilato dall'assessore Di Fede. Meglio abbandonare le demagogie e, da parte di qualcuno, avere un po' di decenza pensando a chi ha dissipato le risorse in tutti questi anni". "Eravamo a conoscenza degli interventi descritti da Di Fede - rileva Erica Franchi (Pdl) - Riconosco all'assessore una partecipazione emotiva che nasce da un reale coinvolgimento nella tematica scolastica.
Il problema è che la Sinistra fa sempre riferimento agli ultimi vent'anni, come una sindrome, ma l'edilizia scolastica ha un arco di riferimento di almeno sessant'anni, durante i quali, ad esempio, si sarebbero potute mettere in campo tutte le azioni necessarie per rendere antisismici i nostri istituti. Le immagini del Galileo sono emblematiche del contrario".