"Cercheranno di colpire me per colpire lei". Così scriveva Loris D'Ambrosio consigliere giuridico del Quirinale in una lettera liberatoria datata il 18 giugno al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Siamo all'indomani dello scoppio del caso Mancino e delle relative polemiche sulla trattativa Stato-mafia. La lettera, edita oggi per la prima volta, fa parte del volume 'Sulla Giustizia - Interventi del Capo dello Stato e Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura (2006-2012)'', edito dal Poligrafico dello Stato e messo a disposizione oggi dei partecipanti all'inaugurazione dei corsi della Scuola superiore di Magistratura a Castel Pulci, a cui ha presenziato proprio il Presidente Napolitano.
La villa di Castel Pulci nel comune di Scandicci era un tempo la sede di un manicomio, ora è risorta a nuova vita grazie a un attento restauro da parte della Provincia di Firenze in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e con la Regione Toscana per un totale di 17 milioni di euro. Questa nuova edizione, che fa seguito a quelle precedenti presentate durante gli incontri con i magistrati tirocinanti, è dedicata alla memoria di D'Ambrosio, stretto collaboratore di Napolitano, scomparso improvvisamente. Una lettera delle RSU della ex Electrolux di Scandicci è stata fatta avere al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della sua visita alla villa di Castelpulci, dove oggi vengono inaugurati i corsi della Scuola superiore di magistratura La lettera è stata consegnata al Prefetto di Firenze Luigi Varratta e allo staff del Presidente da una delegazione composta dal segretario generale della Cisl di Firenze Roberto Pistonina per Cgil, Cisl e Uil provinciali, dal segretario della Uilm David Materazzi per Fiom, Fim e Uilm e da Stefano Cortini, della Rsu Cgil per la Rsu aziendale.