Torna come ogni anno l'autunno caldo delle occupazioni e delle proteste studentesche gravate stavolta più che mai dai pesanti tagli del Governo e a livello locale dal recentissimo crollo del soffitto del Liceo Classico Galilei in via Martelli che ha riacceso l'attenzione sulla grave piaga dell'edilizia scolastica. Alle manifestazioni studentesche fanno da contraltare le raccomandazioni e gli ammonimenti dei Presidi. L'anno scorso alcuni dirigenti scolastici della Toscana sottoscrissero una lettera aperta rivolta agli studenti in cui si inviatava i ragazzi a scegliere forme di proteste alternative all'occupazione.
Un documento simile è in preparazione anche quest'anno. Due i cortei di ragazzi ma anche di docenti e genitori che durante le prime due settimane di ottobre hanno sfilato per le strade e le piazze cittadine; non senza qualche critica per il disagio del blocco del traffico sui viali; tra i primi a sollevare il dito indice l'assessore alla mobilità Massimo Mattei del Pd. Oggi poi il Ministro dell'Istruzione Francesco Profumo sarebbe dovuto essere in città per inaugurare l'anno di studi dell'Accademia delle Belle Arti, ma la visita è stata annullata ufficialmente per ''impegni istituzionali'', ma da giorni i collettivi si stavano mobilitando per una protesta contro il Ministro.
In appoggio alla missiva dei Presidi ai loro ragazzi di protestare sì ma "con responsabilità e intelligenza" evitando metodi e azioni che finirebbero per svilire il significato autentico della manifestazione, si schiera il Pdl. "Davanti alla profondità e drammaticità della crisi che ci sta divorando, auspichiamo che il deplorevole rito delle occupazioni senza costrutto, delle manifestazioni pilotate che si riducono a vuoti e ritriti slogan, lasci il posto ad una riflessione costruttiva da parte dei nostri giovani": il capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale Erica Franchi ha scritto un messaggio ai presidi delle scuole superiori fiorentini sul problema occupazioni.
Dunque posto "ad una considerazione responsabile dei giovani sul loro futuro, alla pretesa di una scuola seria e forte che dia loro la possibilità di competere nei confronti dei loro coetanei che vivono e studiano nei Paesi dove il sistema di istruzione/formazione è al centro della sfida strategica per garantire un futuro e non viene invece marginalizzato, come sta accadendo in Toscana ed in Italia, a merce di scambio per operazioni di gestione del consenso". Per questo "accogliamo con favore e appoggiamo l'invito che questi presidi coraggiosamente e responsabilmente rivolgono ai loro studenti, sperando che esso non cada nel vuoto o venga, peggio, strumentalizzato".
Sulla stessa lunghezza d'onda le dichiarazioni del coordinatore regionale della Giovane Italia Tommaso Villa, e di Niccolò Macallè e Andrea Badò , rispettivamente coordinatore e vicecoordinatore cittadino della Giovane Italia. “L’appello rivolto dai presidi agli studenti merita non solo di essere ascoltato, ma di essere accolto totalmente. I giovani hanno il diritto e il dovere di riflettere sui problemi della scuola e di manifestare le loro opinioni e le loro perplessità, ma fortunatamente hanno gli strumenti per poterlo fare liberamente, senza per questo andando a nuocere alla collettività.
Bloccare la città, imbrattare muri, lanciare carote e uova è certamente meno utile che organizzare momenti di confronto con le istituzioni nelle sedi che quest’ultime hanno dichiarato di mettere a disposizione. I giovani del Popolo della Libertà accolgono con senso di responsabilità, e non per acquiescenza nei confronti del potere, l’appello lanciato dai presidi. I tagli proposti sono pesanti, ma non è certo minacciando un autunno rosso che si potranno trovare soluzioni alternative alle sforbiciate del Governo.
Adesso chiediamo un ulteriore gesto da parte dei presidi e dei dirigenti scolastici, a tutela degli ambienti di cui sono responsabili: un piano aggiornato dell’edilizia e della strumentazione presente all’interno di ogni istituto permetterebbe di avere misura dei danni alle strutture scolastiche provocati dalle occupazioni. Per questo motivo, tramite la capogruppo PdL in consiglio provinciale Erica Franchi, presenteremo una domanda d’attualità all’assessore provinciale alla pubblica istruzione Giovanni Di Fede per conoscere l’effettivo stato dell’edilizia scolastica e quindi poter monitorare i danni di eventuali occupazioni”.