“Auspico che nel nuovo ente fiorentino possano confluire anche comuni dell’aretino, del pisano, del pratese e del senese” Questo l’intervento del presidente del consiglio comunale Eugenio Giani: “Finalmente è stata pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, la legge sulla spending review che agli articoli 17 e 18 compie la prima vera riforma istituzionale degli enti locali dalla 142 del 1990, con cui fu definito l’attuale ordinamento. Ciò che interessa Firenze è il nuovo status fissato per la nostra città, e in generale per 10 città italiane, di ‘città metropolitana’.
A definire il nuovo status sarà la conferenza dei sindaci dei 44 comuni della provincia e che comprenderà anche il presidente della Provincia. Quest’ultimo, da oggi, in ogni momento può costituirsi per dare il via al lavoro sul nuovo statuto, relativo a un ente che avrà tutti i poteri dell’attuale Provincia, più importanti competenze in materia di infrastrutture, mobilità, trasporti, servizi a rete (gas, acqua, energia), sviluppo economico e sociale. La città metropolitana vedrà il coinvolgimento nel collegio che sarà chiamato ad eleggere il consiglio metropolitano non solo dei sindaci, ma anche di due consiglieri (uno di maggioranza e uno di opposizione) per ciascuno dei 44 comuni coinvolti.
E proprio per questo, coi presidenti dei consigli comunali ci riuniremo a inizio settembre per iniziare un lavoro istruttorio che veda ben partecipi i consigli comunali nella fase costituente del nuovo ente. La legge prevede che, accanto ai 44 comuni della provincia, possano scegliere di far parte della città metropolitana anche comuni contigui all’attuale territorio provinciale. Per questo mi sto attivando per contattare sindaci e presidenti dei consigli comunali di realtà che storicamente sono legate all’area fiorentina e da sempre considerate parte integrante della storia della città.
È il caso di San Giovanni Valdarno, Montevarchi, Terranuova Bracciolini, Castelfranco di Sopra e Pian di Scò nella provincia di Arezzo; Poggibonsi e Gaiole in Chianti in provincia di Siena; San Miniato e Montopoli nel pisano, Poggio a Caiano e Carmignano nel pratese. Per questi comuni, la legge stabilisce che siano i rispettivi consigli comunali a decidere se integrarsi nella città metropolitana fiorentina, con successivo referendum tra la popolazione. Propongo che per seguire le fasi complesse e delicate che riguardano la costituzione della città metropolitana fiorentina, da oggi al 1° gennaio 2014 quando terminerà la fase di transizione, si costituisca un Osservatorio che veda in primo luogo coinvolta una rappresentanza dei sindaci, la presenza dei presidenti dei consigli comunali e delle commissioni istituzionali competenti, la rappresentanza di consiglieri che garantiscano le opposizioni.
Questo osservatorio potrebbe così sviluppare iniziative, di concerto con gli altri comuni interessati, facendo un’istruttoria di quanto avviene parallelamente nelle altre 9 città metropolitane che, come Firenze, si stanno costituendo, e compiendo contemporaneamente una funzione di costante raccordo tra i consigli comunali che devo essere parte attiva del processo costituente. L’importante è che questo processo si svolga con la partecipazione attiva della popolazione. Ci attiveremo perché sulla nostra Rete Civica sia presente una sezione in grado di aggiornare la popolazione in tempo reale su riunioni e iniziative che si susseguiranno per dare vita a questa importante riforma istituzionale.
È chiaro che, con la pubblicazione definitiva della legge, scompare ogni possibilità di mettere insieme l’interezza delle province di Firenze, Prato e Pistoia, scongiurando – per fortuna – l’immobilismo che si è determinato quando si è tentato di conciliare troppi enti e troppi territori. Qualsiasi tentativo di forzare la legge nazionale per ribadire l’area vasta Firenze-Prato-Pistoia ed eliminare sostanzialmente Firenze dal novero delle città metropolitane sarebbe da noi decisamente sconfessato”. “Pieno appoggio alla proposta del presidente Giani di creare un osservatorio per la Città metropolitana: il nuovo ente deve, anche a nostro parere, nascere da un processo costituente che veda protagoniste tutte le sensibilità politiche in campo”.
Questo il commento del consigliere di Lista Galli Cittadini per Firenze Marco Semplici. “Ci convince soprattutto il fatto che dell’osservatorio facciano parte rappresentanti delle opposizioni: sarebbe un errore madornale demandare alla sola maggioranza le scelte che riguardano la futura gestione del nostro territorio” ha aggiunto Semplici.