Il caldo che non accenna a diminuire e le temperature alte fanno si che il rischio siccità si alzi ogni giorno di più. Anche in Toscana. Purtroppo le piogge che erano state annunciate non si sono verificate e così il livello di guardia è alto. Questo l'allarme che arriva da Coldiretti. “Giusto allarme siccità lanciato oggi da Coldiretti. La carenza di acqua, nonostante piogge degli ultimi giorni, ha determinato un vero allarme e sta causando seri danni all’agricoltura. Proprio sulla questione siccità, domani, sarà chiamato a rispondere in un question time alla Camera il ministro dell’Ambiente. L’allarme siccità in Toscana e nelle altre regioni del Paese, infatti, è ormai tale da richiedere la massima attenzione.
Il ministro Clini sarà quindi interpellato sugli interventi e le misure che il governo intende adottare per garantire il monitoraggio degli approvvigionamenti idrici e gli interventi di emergenza che possano ridurre il rischio di interruzione del servizio”, lo afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, annunciando l’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente cofirmata da Raffaella Mariani, capogruppo del PD in Commissione Ambiente della Camera. In particolare, sul territorio fiorentino, è il territorio del Chianti che si trova davanti all'emergenza siccità. “Il nostro territorio si trova in un equilibrio precario, tutte le fonti di approvvigionamento sono ai livelli minimi, ora più che mai è necessario porre attenzione alla riduzione dei consumi ed evitare inutili sprechi”. I sindaci Maurizio Semplici (Barberino Val d'Elsa), Sestilio Dirindelli (Tavarnelle Val di Pesa) e Massimiliano Pescini (San Casciano) non si stancano di ripeterlo.
Per affrontare il protrarsi del periodo siccitoso e il livello sempre più alto dei consumi registrato da Publiacqua, è necessario che i cittadini collaborino fattivamente. “Nonostante non si siano verificate precipitazioni sensibili dalla scorsa estate – proseguono - la situazione è ancora sostenibile: riusciamo a supportare i consumi grazie agli investimenti realizzati tra cui la Superstrada dell'Acqua e ad una distribuzione razionale della risorsa sul territorio; ma è proprio in questa fase che la popolazione è chiamata a dare un contributo fondamentale alla crisi idrica attenendosi rigorosamente ai divieti delle ordinanze, adottando criteri e accorgimenti per abbattere il più possibile il livello dei consumi e, qualora si verifichi un guasto, di segnalarlo tempestivamente a Publiacqua”. Analizzando la situazione dei tre Comuni, emerge che, a differenza di San Casciano dove non si registrano particolari criticità se non nella frazione della Romola, Tavarnelle e Barberino si trovano in situazioni di costante peggioramento.
Le autobotti integrano acqua portandola periodicamente alla centrale del Morrocco con l'obiettivo di tamponare le emergenze dei due territori e far fronte alle richieste che si incrementano nel fine settimana. La graduale diminuzione della risorsa è attestata dalla quantità d'acqua invasata da Bilancino: si è passati da 66 milioni di metri cubi nel luglio del 2010 agli attuali 46 milioni di metri cubi (nello stesso periodo del 2011 erano stati rilevati 62 milioni). “Il collegamento a Bilancino senza il quale ci troveremmo in una situazione di forte crisi idrica già da un anno - aggiungono i sindaci – fa comprendere quanto importanti siano gli investimenti opportunamente programmati e realizzati nel nostro territorio”.
Publiacqua sta realizzando e avvierà ulteriori interventi per risolvere l'attuale situazione di crisi, quali il potenziamento dell'impianto della Capannuccia che garantirà ulteriori 20 litri a secondo, la cui conclusione è prevista per fine settembre, e il potenziamento dell'adduttrice Impruneta Sibille, intervento quest'ultimo che sarà avviato a settembre e concluso entro l'anno. L'antico piezometro del Borghetto verrà sostituito entro l'estate del 2013 da un serbatoio più ampio. I Comuni di Barberino, San Casciano e Tavarnelle hanno anche intensificato i controlli nelle aree più sensibili del territorio.