“Manovre da lacrime e sangue? Meglio mettere al sicuro il capitale investendo in antichi manoscritti e opere d’arte: 10mila euro in tutto. E che saranno mai?”. A fare le pulci ai contratti stipulati dalla Regione Toscana nel 2011 è il consigliere Dario Locci (Gruppo Misto). “Tra le spese più consistenti – dichiara – 7,6 milioni di euro alla Comunità Montana del Casentino per fare corsi di aggiornamento agli operai forestali, mentre per la formazione degli alti dirigenti della Regione se ne spendono altri 256mila.
Nel conto ci sono poi 90mila euro per una campagna di comunicazione sui media russi, altrettanti esclusivamente per il progetto di ristrutturazione del Teatro della Compagnia e altri 92mila per la fornitura di un sistema di videoconferenze”. “Alla faccia degli annunci del Presidente Rossi – insiste il consigliere – nella lista delle spese c’è anche la fornitura di tre berline di rappresentanza (87mila euro), sei citycar per il servizio fitosanitario (62mila), altre sei Fiat Punto per la Giunta (67mila euro circa)”. “Una delle fatture più ingenti però la rimette il Consorzio HyperTix – continua Locci - : oltre 10 milioni di euro per migliorare l’infrastruttura telematica della Toscana ed erogare servizi via web.
E pazienza se in questa regione quasi la metà delle famiglie neanche accede a internet e oltre la metà della popolazione è over 50: noi guardiamo al futuro”. 1 MILIONE e 300 MILA euro (iva esclusa), questo l’importo complessivo dell’appalto per il bando di gara, pubblicato nel supplemento alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (avviso di gara servizi di campagne pubblicitarie 2012/s116-192190), che ha come oggetto ‘servizio di studio, progettazione e realizzazione dell’immagine coordinata della Regione Toscana, delle Agenzie regionali ed enti dipendenti e servizio di ideazione’.
La scadenza del bando è prevista a breve: il 31 luglio 2012. In Consiglio Regionale scoppia il caso, ed è il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (PdL) a sollevarlo. “Più che bando – commenta ironico Marcheschi – c’è da chiedersi ma che banda è?. Questa gara di 1 MILIONE e 300 MILA euro per rifare il look alla Regione è evidentemente un altro capitolo della ‘SPENDING DI PIU’’ di Rossi, che si aggiunge al caso sollevato pochi giorni fa sulla questione dei macchinari del centro stampa della Giunta regionale.
Macchinari nuovi acquistati, anche nel 2011, per un valore di spesa di 451 mila euro e rivenduti quest’anno ad un’azienda privata toscana per una valore di soli 15 mila 600 euro. Un vero sperpero di denaro pubblico e dimostrazione di cattiva gestione”. “Da mesi il Presidente Rossi, con annunci di forte appeal mediatico, parla di dimagrimento dei costi dell’amministrazione regionale e spending review – commenta il Consigliere regionale del PdL Paolo Marcheschi – Ma la scoperta di questo bando regionale è l’ennesima dimostrazione che si taglia nei servizi ai cittadini, ma non si rivede la spesa dove invece si potrebbe e dovrebbe, visto il delicato momento economico del Paese.
Possibile che con una macchina burocratica che costa addirittura 17 MILIONI di euro solo di super dirigenti, dirigentini e responsabili di settore, dove oltre il 50% - ovvero quasi 1400 persone - dei funzionari che lavorano nella macchina regionale rientrano nella categoria alta professionalità, e dove solo il settore della comunicazione della Giunta regionale ha a disposizione ben 40 funzionari, non si riesca a realizzare un progetto di comunicazione integrato per l’immagine della Regione? Per non parlare degli enti doppioni come Toscana Promozione e Fondazione Sistema Toscana, che operano nel mondo della comunicazione, ma non sono abbastanza.
La mia domanda è: con quale criterio, e quale coraggio, si continua a delegare all’esterno lavori che si potrebbero fare all’interno?”. Nell’interrogazione, Marcheschi chiede che il presidente Rossi venga a riferire urgentemente in merito, per spiegare le valutazioni economiche, deleterie e gravose, a suo avviso, per il bilancio regionale che gravano sui cittadini toscani costretti a fare i conti con una crisi economica che attanaglia le famiglie. Inoltre l’esponente del PdL chiede l’immediato annullamento del bando di gara in questione. Mezzo milione di euro: a tanto ammontano i contributi – in larghissima parte pubblici - necessari allo svolgimento dell’Internet festival, rassegna incentrata sulla comunicazione digitale che si terrà a Pisa dal 4 al 7 ottobre prossimo e il cui coordinamento è affidato a Fondazione Sistema Toscana. Un evento non certo a basso costo, che grava quasi interamente sulle casse pubbliche: dei 500mila euro versati dai soggetti organizzatori ben 250mila provengono dalla Regione Toscana, 100mila e 10mila rispettivamente da Comune e Provincia di Pisa; stessi stanziamenti per CNR e Università di Pisa, mentre i restanti 30mila euro sono stati messi a disposizione dalla Camera di Commercio pisana. “Un fiume di denari dei cittadini toscani investiti in un evento dal dubbio ritorno in termini economici e di immagine per la nostra Regione”, attacca il consigliere regionale del PdL Tommaso Villa.
“La Giunta Rossi, al di là dei soliti annunci roboanti sui tagli alle spese, persevera nel finanziare festival che potrebbero e dovrebbero reggersi sulle loro gambe tramite sponsor, ricevendo al massimo patrocini e concessioni di spazi per lo svolgimento delle sessioni”, prosegue Villa. Il programma della seconda edizione dell’Internet festival prevede convegni e forum con docenti ed esperti, laboratori per alunni delle scuole ed eventi educativi e ludici, compresi concerti e momenti dedicati al gusto, e annovera tra i protagonisti un parterre composto – tra gli altri - da attori, giornalisti, cantanti.
“Tutti rigorosamente schierati politicamente. Ma è questo – prosegue il consigliere del PdL - è solo una questione marginale. Quel che importa è che la Regione continua a sprecare soldi, anziché investire le risorse economiche in campi di maggiore interesse per i cittadini, specie in una contingenza economica come questa. Per eventi come l’Internet Festival – così come innumerevoli altri, sempre nell’orbita di quel carrozzone che è Fondazione Sistema Toscana – la strada da percorrere è solo una: reperire sponsorizzazioni private: i tempi di ‘Tanto paga Pantalone sono finiti”, conclude Villa.