Approvato il Piano della cultura a maggioranza: il più importante atto di programmazione delle politiche nel settore, previsto dal Testo unico della cultura è stato approvato con il voto favorevole delle forze di maggioranza, contrari i consiglieri dell’opposizione. Si articola in obiettivi generali e specifici, attuati mediante progetti regionali (sono tredici) e locali, per i quali lo stesso Piano 2012-2015 fissa linee d’azione e specifiche procedure di attuazione. Tra i progetti regionali vi sono anche quelli riferiti al sistema dello spettacolo dal vivo: il progetto che riguarda gli enti di rilevanza regionale, quello sulle fondazioni regionali (Fondazione Toscana Spettacolo e Fondazione Orchestra Regionale) e il progetto su “attività teatrali, di danza e di musica”.
Oltre al “Cinema di qualità in Toscana”, due progetti si occupano poi della promozione della cultura musicale. Per quanto riguarda il quadro finanziario, relativamente alle risorse attivabili il Piano risulta così articolato: 60milioni e 252 mila euro per il 2012; 56 e 587mila nel 2013; 26milioni e 677mila nel 2014 e 26milioni e 712mila euro nel 1015. Come ha spiegato Nicola Danti (Pd), presidente della commissione Cultura, illustrando il provvedimento all’aula, il lungo lavoro svolto ha avuto l’obiettivo di valorizzare il ruolo che la cultura ha per la Toscana, pur tra le sempre maggiori difficoltà economiche.
Danti ha ricordato che il piano si accompagna a due proposte di risoluzione: la prima impegna la Giunta regionale ad attivarsi per reperire nuove e ulteriori risorse per gli investimenti in cultura “anche mediante forme di collaborazione con lo Stato e gli enti locali finalizzate all’integrazione degli interventi finanziari attingendo ove possibile ai finanziamenti previsti dall’Unione europea”. Gli investimenti in cultura, ha infatti sottolineato il consigliere, hanno un ritorno quadruplicato, e dunque anche in un periodo di scarsità di risorse la Toscana deve impegnarsi al massimo a reperire risorse.
La seconda proposta di risoluzione impegna invece la Giunta a rivedere la normativa esistente affinché “la concessione di finanziamenti avvenga a seguito di presentazione di progetti dietro pubblicazione di appositi bandi”. Niente finanziamenti, dunque, se non dopo la presentazione di progetti. E questo per “stimolare la competitività all’interno del sistema cultura”. Per Danti, infine, sono anche da razionalizzare la partecipazione della Regione nelle Fondazioni culturali e da rivedere il sistema delle valutazioni. “Siamo felici di essere giunti al termine di questo percorso che ha portato oggi all´approvazione del piano”, ha affermato l´assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti.
“Uno strumento che ci consente di perseguire i nostri obiettivi: incrementare la fruizione del patrimonio e delle attività culturali, con attenzione particolare ai giovani; promuovere e qualificare dell’offerta culturale e difendere le grandi professionalità di cui disponiamo nel settore; portare le politiche culturali al cuore degli interventi per lo sviluppo e l´innovazione in Toscana. Dal Consiglio sono arrivate utili indicazioni migliorative del testo, oltre ad una proposta di risoluzione che ci impegna ad ulteriori modifiche e approfondimenti che la Giunta, dopo la pausa estiva, sottoporrà all´esame del Consiglio stesso”.