Da pochissimo tempo è aperto, nella storica via Toscanella, vicino a Palazzo Pitti, un singolare ristorante, Osteria Toscanella, dove l’arte incontra il cibo. Lo fa con sapienza e cultura profonde e il risultato è notevole. È una vera sorpresa l’ambiente, particolare, dove la storia di secoli emerge con forza dalla struttura architettonica, sapientemente restaurata con l’intuito e la certezza della conoscenza artistica e storica del luogo e dello spazio, che non è stata scalfita dalla funzionalità della cucina e dalle esigenze del ristorante.
Il cibo, ottimamente preparato, si rifà alle radici della migliore tradizione popolare fiorentina con, talvolta, degli accenni creativi nuovi ma sempre attenti alla qualità e alla semplicità delle preparazioni. Nel menù sono presenti piatti che seguono la stagionalità dei prodotti, sempre freschi e rigorosamente equilibrati nel loro gusto. Al piano superiore, completamente restaurato, c’è uno spazio destinato ad eventi, ma è anche una grande scoperta di Fabrizio Gori, il ristoratore.
Infatti attraverso i lavori di restauro, sono stati trovati i segni tangibili che lo spazio era lo studio di Ottone Rosai. Fabrizio Gori, appartiene al genere di persone che si preoccupano di soddisfare l’ospite con ottime vivande e un menù attento sia alla cucina tipica fiorentina che a quella più innovativa, nel senso dell’esaltazione del gusto, soddisfacendo anche il piacere dell’intelletto con i suoi racconti su fatti storici avvenuti tra le mura di quella che è ora l’Osteria Toscanella.
La vita professionale di Fabrizio inizia presto, tra i renaioli e i barrocciai nella famosa osteria “Da Burde”, in via Pistoiese, di cui i suoi genitori erano i proprietari. Studia arte con grande successo, e le sue opere sono in vari importanti musei del mondo. Cecilia Chiavistelli