“Sui finanziamenti che Lusi dice di aver dato al Sindaco di Firenze, Renzi e il suo staff continuano a fare melina. Basta. Finiscano il gioco delle tre carte e dicano a tutti dove sono finiti i soldi che Lusi ha dato a Bruno Cavini." Dichiara Giovanni Donzelli dirigente nazionale del PdL e consigliere in Palazzo Vecchio fino all'elezione in Regione. “Renzi, Lotti, Agnoletti e Cavini si rimbalzano la palla come se fossero quattro sconosciuti slegati l'uno con l'altro ed estranei a Lusi e alle società a cui Lusi ha versato contributi.
Non siamo tutti deficienti” - attacca Donzelli. “Agnoletti è il responsabile della comunicazione di Renzi ed è stato fondatore della cooperativa che fornisce servizi alla Web & Press e che ha ricevuto contributi da Lusi. Cavini è attualmente il portavoce di Matteo Renzi ed è colui che concordava con la segretaria di Lusi i contributi. Luca Lotti è capo di gabinetto di Renzi, collega di ufficio di Cavini e Agnoletti.” “Sui quotidiani del 5 febbraio il portavoce del Sindaco (Cavini, ''Gavini'' secondo le dichiarazioni che sarebbero state rese ai PM dalla segretaria di Lusi) dichiarava che probabilmente Lusi e Renzi - non si sono nemmeno mai incontrati di persona - omettendo di raccontare che era lui stesso ad andare a trattare con Lusi per ricevere contributi.
Contributi che oggi Luca Lotti, capo di gabinetto del Sindaco, ci conferma essere stati erogati non a Renzi e nemmeno al suo mandatario elettorale, ma proprio a Bruno Cavini come responsabile della ex-DC, ex PPI e ex Margherita per «fatture regolarmente pagate da Dl-La Margherita (Web & Press; Dinamiche)» che «corrispondono a iniziative politiche riscontrabili e documentabili», omettendo di specificare che Cavini è, assieme a lui, nello staff di Renzi. “Renzi dice personalmente e tramite il responsabile comunicazione di Palazzo Vecchio, Marco Agnoletti, di non aver ricevuto contributi da Lusi.
Agnoletti però omette di raccontare che la Web & Press a cui sono state pagate fatture da Lusi, ha fornito lavoro alla cooperativa da lui fondata e ha offerto servizi a Renzi per le sue campagne elettorali.” “A questo punto se Renzi e la sua cerchia strettissima di collaboratori vogliono avere un minimo di credibilità, devono fare chiarezza completa su questa vicenda e non battute ad effetto. Per fare chiarezza ci sono due strade: o Bruno Cavini mostra a tutti i dettagli delle iniziative finanziate da Lusi tramite lui alla Margherita o Renzi si scusa e ammette che Lusi non l'ha sostenuto solo con la raccolta firme tra i parlamentari, ma anche economicamente.
Se fosse vera questa seconda ipotesi – ha concluso Donzelli - è una strada in salita. Non tanto perché Renzi dovrebbe ammettere di aver mentito fino ad oggi, ma perché dovrebbe ammettere l'esistenza di una contabilità non ufficiale delle sue campagne elettorali e questo segnerebbe la sua corsa alle primarie molto più del chiacchiericcio sui rapporti tra lui e Lusi.” Interrogazione urgente depositata oggi da Ornella De Zordo e Tommaso Grassi in Consiglio comunale a Firenze: "Considerate le dichiarazioni che Lusi avrebbe reso al gip e al pm in relazione ai fondi ex Margherita: "100.000 euro erano stati destinati, in due tranches, a Matteo Renzi", Appreso che il capogabinetto del sindaco Renzi Luca Lotti ha dichiarato nella Nota del 25 giugno: "Del resto le fatture, regolarmente pagate dal DI-La Margherita (Web&Press; Dinamiche) corrispondono a iniziative politiche riscontrabili e documentabili.", Visto che la domanda specifica da me posta all'interno dell'interrogazione n 419/20012: "Con quali finanziamenti siano stati pagati i servizi e le prestazioni professionali di Web&Press relativi alla campagna elettorale del sindaco" è stata completamente evasa nella risposta complessiva ricevuta in data 19 aprile 2012 che rispondeva invece sugli altri quesiti da me posti, si interroga con urgenza il Sindaco per sapere 1.
A quale titolo e per quali prestazioni Lusi avrebbe pagato Web&Press, 2. Se tali prestazioni abbiano a che fare con le primarie fiorentine e/o la campagna elettorale di Renzi, 3. Con quali finanziamenti siano stati pagati i servizi e le prestazioni professionali di Web&Press relativi alla campagna elettorale del sindaco". Questo invece l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella: “Ora Renzi faccia finalmente chiarezza facendo vedere a tutti le fatture relative alle attività svolte da Web&press e Dinamiche. Dopo le dichiarazioni rilasciate dal capo di gabinetto Luca Lotti che afferma: “Del resto le fatture, regolarmente pagate da La Margherita (a Web&press e Dinamiche) corrispondono a iniziative politiche riscontrabili e documentabili.
I documenti della campagna elettorale del Sindaco sono stati depositati, a norma di statuto, il 21 luglio 2009”, si tratta di un atto dovuto di trasparenza. Fino ad oggi era sempre stato detto che le fatture alle quali si riferisce presumibilmente Lusi e che sarebbero state pagate non avevano niente a che vedere con la campagna elettorale di Renzi, ora Luca Lotti ci dice che le spese sono riscontrabili e documentabili, evidentemente lui è in possesso delle fatture o le ha viste, a questo punto fughi ogni dubbio e le faccia vedere a tutti. Lotti dice che le spese sono relative ad iniziative politiche riscontrabili e documentabili, allora perché non vengono rese note le fatture? A cosa si riferiscono queste fatture? Firenze e i fiorentini hanno il diritto di sapere se le accuse mosse al proprio Sindaco sono vere o false, con la pubblicazione delle fatture ogni tipo di equivoco verrebbe fugato, cosa si aspetta a fare chiarezza? Dopo vari annunci stiamo ancora aspettando la lista dei finanziatori di Matteo Renzi. Dopo aver esibito al congresso del PdL la famosa lista ed aver annunciato (oramai mesi fa) di renderla pubblica, ancora nessuno è riuscito a vederla, e onestamente siamo stanchi delle solite chiacchiere del sindaco: ora si faccia chiarezza su finanziatori e sulla vicenda Lusi. Ancora molti sono i punti interrogativi aperti su questa vicenda: Renzi ora faccia chiarezza.
Tiri fuori l’elenco dei suoi finanziatori per gli eventi alla Leopolda, per la sua campagna elettorale e sgombri ogni tipo di equivoco su presunti finanziamenti presi da Lusi; sarebbe veramente imbarazzante scoprire che il rottamatore ha usato il più vecchio dei metodi per vincere primarie e campagna elettorale, cioè facendosi finanziare con i soldi dei rimborsi elettorali ai partiti”. Come detto, è di grande attualità l'argomento primarie per la scelta del leader del Pd e del centrosinistra, da proporre poi alla guida del Paese.
Dibattito senz'altro utile e interessante. Questa la dichiarazione che il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani ha rilasciato ad Agipress sul dibattito in corso. “La prima cosa da capire, infatti, è se si pensa di limitare la competizione agli esponenti del Pd, ovvero se si parla di primarie aperte all'intero centrosinistra (alleanza della quale peraltro, al momento, non si vedono contorni definiti). La questione è essenziale: se la scelta resta interna al Partito democratico, credo opportuno che possano esprimersi elettori che fanno parte di un apposito albo che lo stesso partito deve preparare in temi utili, di iscritti o comunque di persone che si dichiarino elettori del Pd.
Diversamente, se le primarie sono di coalizione, sarà la coalizione stessa a darsi le sue regole e a prevedere chi possa scegliere il candidato alla premiership. In entrambi i casi servono regole ben definite relative non solo a chi può esprimersi ma anche ad una carta d'intenti, a un tetto di spese preciso per i candidati, alla trasparenza dei finanziamenti. Credo che bisogna muoversi in quest'ottica senza ulteriori indugi, per non lasciarsi eventualmente sorprendere in caso di elezioni anticipate.
Se la strada delle primarie è stata imboccata la si percorra al meglio e fino in fondo, utilizzando tutti gli aspetti positivi di questa competizione interna, lasciando da parte inutili polemiche ed eventuali guerre fratricide. L'obiettivo è scegliere il candidato migliore per battere il centrodestra e conquistare il governo del Paese.”