La Polfer Toscana diretta dal Dr. Vincenzo Spinosi - Dirigente Superiore della Polizia di Stato - ha scoperto un giro d’affari che ruotava intorno alla produzione e alla vendita al dettaglio di biglietti ferroviari contraffatti. Sono 2 le persone denunciate nell’ambito dell’inchiesta partita lo scorso mercoledì con la denuncia di Trenitalia in merito ad una serie di anomalie riscontrate sui titoli di viaggio originali allegati alle richieste di bonus presentate dai viaggiatori per ritardo treno.
L’incongruenza era emersa principalmente su biglietti emessi nel mese di marzo per la tratta ferroviaria Altopascio – Pisa. Ulteriori verifiche, svolte da Trenitalia, hanno poi evidenziato che i titoli di viaggio erano stati comunque stampati su supporto regolare, cioè utilizzando rotoli marcati FS forniti ai punti vendita autorizzati per l’emissione dei titoli di viaggio. Venerdì gli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria guidati dal Vice Questore Aggiunto Lorena La Spina hanno effettuato una serie di verifiche proprio alla Stazione di Altopascio (LU), dove in collaborazione con personale FS, hanno controllato i titoli ai viaggiatori.
Alcuni sono risultati irregolari già da una primo esame; il passo successivo degli inquirenti è stato scoprirne la provenienza. Appreso che i biglietti interessati erano stati venduti pochi attimi prima del controllo, dal dipendente del bar posto nelle vicinanze, gli agenti sono andati subito a fargli visita: sul bancone sono stati rinvenuti altri biglietti contraffatti pronti per la vendita. La polizia, che successivamente ha identificato anche il titolare dell’esercizio, ha sequestrato stampante e computer contenente il programma utilizzato per la contraffazione dei biglietti e titoli di viaggio, inclusi abbonamenti mensili, oltre a un cinquantina di biglietti in bianco.
Le indagini svolte direttamente sul posto evidenziavano un’efficiente, organizzata e remunerativa attività criminosa volta alla contraffazione di titoli di viaggio destinati all’utilizzo sull’intera rete regionale, che avrebbe fruttato, secondo una prima stima, un profitto di circa 20.000 euro nel solo primo quadrimestre dell’anno in corso. Il titolare e il dipendente dell’esercizio (49 e 23 anni) sono stati denunciati per falsificazione di biglietti di pubblica impresa di trasporto e truffa aggravata in concorso.