Sisma in Emilia: 14.000 sfollati

Si contano 15 vittime e circa duecento i feriti, oltre a 7 dispersi. Su Internet rimbalza lo slogan "Spalare e non sfilare". Altre 10 tende (80 posti) nel campo della Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 maggio 2012 17:27
Sisma in Emilia: 14.000 sfollati

Le vittime sarebbero tutte concentrate nel modenese, nei comuni di Mirandola, San Felice sul Panaro, Finale, Cavezzo, Medolla e Cento. L'epicentro ad oltre 5 km dal livello del mare, presso Camposanto, Cavezzo, Medolla, Mirandola, San Felice Sul Panaro, San Possidonio e San Prospero, però la scossa ha fatto tremare mezza Italia. Attorno alle 13, due forti scosse di magnitudo 5.3 e 5.1 sono state registrate dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ad una profondità tra i 4 e gli 11 km, avvertite fino in Toscana ed Umbria, mentre stamani palazzi hanno 'ballato' anche a Milano e Torino. Treni bloccati in Emilia, a Bologna i controlli sulle linee hanno intasato il traffico del mattino.

Convegni, lezioni, impiegati intenti al lavoro d'ufficio, tutti hanno abbandonato i piani alti riversandosi in strada ed unendosi con i residenti. Quel che conta adesso è la paura, tanto che le autorità hanno predisposto in queste ore la distribuzione di ansiolitici alla poppolazione. Mentre su Internet non si fermano segnalazioni e testimonianze di persone in cerca di rifugio per la notte o in preda al panico ferma alle stazioni di servizio dirette verso località di amici e conoscenti "Io a Modena non ci torno più".

Nei Social Network, mezzi di comunicazione di massa del quotidiano, non si fermano le polemiche unite agli slogan ed ai messaggi rivolti alle istituzioni come la petizione che chiede di annullare le celebrazioni del 2 giugno e di dedicare mezzi e fondi per i terremotati "Spalare e non Sfilare" è solo uno di questi slogan. Cresce il campo toscano di San Possidonio, uno dei comuni emiliani colpiti dal sisma. E’ infatti partita oggi pomeriggio una nuova tranche di colonna mobile che porta con sé 10 tende per compolessivi 80 posti letto.

La capacità di accoglienza complessiva del campo passa quindi da 250 a 330 posti letto. “Li riserveremo sempre di più – afferma Antonino Melara, capo della protezione civile regionale da qualche ora tornato sul posto – a disabili accompagnati da badanti, anziani, donne e bambini”. Il presidente Enrico Rossi, che ha brevemente riferito al Consiglio regionale sulla situazione nel modenese e sull’attività di soccorso della Toscana, ha affermato che “la Toscana è pronta a inviare al bisogno tutto quanto verrà richiesto”.

“C’è una forte richiesta di aiuto – ha detto il presidente – e certo non basteranno, se non per fronteggiare l’emergenza i 50 milioni stanziati dal Governo. La presenza della protezione civile regionale è rafforzata anche della presenza di tanti toscani nella colonna nazionale Anpas. La popolazione sfollata cresce di minuo in minuto. Esprimiamo la nostra vicinanza ai cittadini dei comuni colpiti, ai familiari delle vittime e un forte ringraziamento ai volontari impegnati sul posto”. “Quella di oggi, con le scosse che si susseguivano, è stata davvero una giornata interminabile e difficilissima, anche dal punto di vista psicologico per gli abitanti di queste zone.” Lo racconta, da San Felice sul Panaro, Piergiorgio Salvatori, a capo della colonna nazionale delle Misericordie d’Italia, intervenuta nel modenese venerdì scorso e ora chiamata ad incrementare l’impegno, con il montaggio di altre 20 tende e l’invio di altri volontari.

“Dopo le scosse di oggi –dice Salvatori- si è ricreato un clima di ansia nelle persone, che negli ultimi giorni erano rientrate in casa. Nel campo di San Felice avevamo prima 250 ospiti, stasera dovremo portarli a 400, che è il limite massimo, anche perché ci sono pure i volontari e le cucine riescono a preparare al massimo 500 pasti. La situazione è particolarmente critica tra la popolazione, oltretutto con una cappa di afa che incombe su tutta la zona; ci si ritrova a ripartire da capo come dopo il primo evento, anzi peggio, perché anche chi aveva la speranza di rientrare in casa ora è scoraggiato.

Si avverte nella popolazione un disagio impressionante.” “Un forte sentimento di umana solidarietà e vicinanza alle popolazioni dell’Emilia e del nord Italia colpite dalla violenza di un nuovo terremoto” è stato espresso dal presidente del Consiglio regionale della Toscana, Alberto Monaci, in apertura dei lavori della seduta odierna dell’assemblea toscana. “La nostra solidarietà – ha aggiunto – si esprimerà in modo concreto nei modi che l’Ufficio di presidenza presto valuterà”.

Un pensiero anche ad “ad altre vite e altre esistenze distrutte”, stavolta “non per il sussulto della nostra terra, ma per mano vigliacca e bestiale, contro inermi ragazzini, e cioè contro noi tutti. A Brindisi questo paese ha perso una fetta di futuro e conosciuto una nuova, crudele ferocia – ha affermato il presidente – Istituzioni e cittadini devono rispondere uniti ad ogni nuova minaccia”. Per questo ha ribadito l’impegno della Toscana per una iniziativa congiunta di tutti i Consigli regionali, con la partecipazione delle scuole.

Infine, Alberto Monaci ha ricordato la scomparsa di Sergio Costa, ex sindaco di Piazza al Serchio (Lu) ed ex consigliere regionale nella prima legislatura, morto in un incidente stradale all’età di 83 anni. E’ stato poi il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a fare il punto sulla situazione in Emilia. “E’ una situazione che si fa sempre più drammatica ed appare ben più grave di quanto si poteva supporre inzialmente” ha dichiarato il presidente della Regione, sottolineando che “la Toscana, in meno di 24 ore, è stata in grado di allestire un campo di accoglienza a San Possidonio, vicino Mirandola, in provincia di Modena”.

Rossi ha ricordato che i dirigenti della Protezione civile sono già sul posto e che la tendopoli per 250 persone è stata realizzata da una colonna di 140 volontari, partiti già nella serata di domenica. “A loro va il ringraziamento di tutti per la generosità e l’efficienza” ha affermato il presidente, aggiungendo che “c’è volontà di reazione, ma anche richiesta di aiuto: i 50 milioni ora disponibili serviranno solo per superare l’emergenza". La scossa di stamani, con epicentro nei comuni di Medolla, Mirandola e Cavezzo, ha coinvolto anche San Possidonio.

Di qui l’impegno a tenere costantemente aggiornato il Consiglio sulla situazione.L’Aula ha osservato un minuto di raccoglimento.Enrico Rossi ha anche informato il Consiglio di avere firmato oggi il decreto di accettazione delle dimissioni di Daniela Scaramuccia dalla carica di assessore alla sanità e di avere contestualmente norminato Luigi Marroni al suo posto. Sulle dimissioni dell’assessore e sulla vicenda giudiziaria che interessa l’Asl 1 si svolgerà venerdì prossimo un Consiglio convocato d’urgenza. La Polizia Municipale di Sesto Fiorentino si mobilita in soccorso alle popolazioni del Comune di Finale Emilia.

La giunta comunale, nella seduta di oggi, ha approvato la missione che durerà almeno un mese - da lunedì 4 giugno fino al 5 luglio prossimo - consentendo un impiego settimanale di due o tre agenti a rotazione in appoggio al Comando del comune emiliano gravemente colpito dal sisma del 20 maggio scorso. Il personale sarà inviato su base volontaria e non percepirà alcun compenso aggiuntivo rispetto a quello che avrebbe ricevuto svolgendo il proprio lavoro a Sesto Fiorentino. “È stata la stessa amministrazione comunale di Finale Emilia a chiederci espressamente aiuto e fornirglielo ci sembrava doveroso”, ha spiegato il Comandante della Polizia Municipale Paolo Bagnoli, che nei prossimi giorni si recherà in Emilia per verificare il lavoro che il personale del suo Comando sarà chiamato a svolgere.

Intanto, le nuove scosse sismiche con epicentro nel modenese che si sono verificate nella giornata di oggi sono state percepite anche a Sesto Fiorentino. L’ufficio di Protezione Civile, coordinandosi con il Comando della Polizia Municipale, si è attivato per monitorare la situazione nei plessi scolastici cittadini, nei centri per anziani e nelle chiese principali. La verifica si è conclusa nelle prime ore pomeriggio senza riscontrare alcun danno a persone o cose, né segnalazioni di rilievo sono giunte al numero di reperibilità della Protezione Civile.

I tecnici della Protezione Civile del Comune di Sesto Fiorentino rimarranno a disposizione e in stato di massima reperibilità. Il Partito democratico Empolese Valdelsa raccoglie l’appello del Pd dell’Emilia Romagna che ha promosso una raccolta fondi per l’emergenza terremoto. « Oltre ad unirci al dolore delle famiglie e alle popolazioni dei Comuni colpiti dal sisma, come Democratici esprimiamo forte e convinta solidarietà e vicinanza e l’impegno a fare la nostra parte per contribuire all’opera di soccorso e alla ricostruzione.

Per questo sollecitiamo tutti quanti a fare una donazione sul conto attivato dal partito emiliano». E’ possibile fare una donazione sul conto:

IBAN IT02 N031 2702 4100 0000 000 1 494 Presso UNIPOL BANCA
 Intestato 
“EMERGENZA TERREMOTO EMILIA-ROMAGNA”
 Partito Democratico Emilia-Romagna.

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