Il reddito totale medio dichiarato dai residenti nel Comune di Firenze è di 25mila euro (25.030,84 per esattezza) in aumento del 2,42% rispetto al 2008 (quando era pari a 24.439,01); mentre sono 5.128 i residenti (2,01%) che dichiarano redditi maggiori di 100mila euro; e solo 560 individui (0,22%) dichiarano un reddito totale maggiore di 250mila euro. Firenze risulta comunque una città sopra la media nazionale: possono contare su un reddito complessivo superiore a 35mila euro il 17,23% dei residenti dichiaranti (la media nazionale si ferma al 9,78).
Sono questi alcuni significativi dati che emergono dallo studio dell’Ufficio Statistica del Comune, basato sulle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche negli anni d’imposta 2008 e 2009 e realizzato da Massimiliano Sifone e Claudio Leandri. “Questa nuova iniziativa parte con l’obiettivo di individuare le politiche adeguate a supportare le famiglie fiorentine, in un periodo di grave crisi economica come quella che stiamo vivendo. Diversi i principali settori su cui abbiamo concordato di lavorare: l’informazione ai cittadini per abituarli ad un consumo più consapevole e a spese più oculate; l’uso della fiscalità locale per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie; forme di supporto alle imprese per rilanciare l’economia”.
Il vicesindaco Dario Nardella commenta gli esiti del seminario “Redditi e abitudini di acquisto delle famiglie in periodo di crisi”, tenuto stamani nel Salone dei Dugento in Palazzo Vecchio e primo di una serie di approfodnimenti sul tema organizzati dall'amministrazione comunale in collaborazione con Findomestic. “La crisi economica si sta facendo sentire in modo pesante – ha detto l’assessore al Welfare Stefania Saccardi - Anche dall’osservatorio dei servizi sociali emerge come siano sempre di più le persone che hanno difficoltà non solo ad arrivare alla fine del mese ma addirittura a sostenere le spese indispensabili.
Come servizi sociali ci troviamo sempre più spesso a far fronte ai bisogni di persone e famiglie che fino a qualche tempo fa rappresentavano la classe media del nostro paese e che oggi, per colpe non loro, sono scivolate sotto la soglia della povertà”. Molti ed autorevoli i partecipanti al seminario, per illustrare l’andamento dei consumi, il comportamento dei consumatori, le prospettive per risparmiare in maniera ‘ecosostenibile’: oltre a Nardella e Saccardi sono intervenuti Chiaffredo Salomone, amministratore delegato Findomestic Banca; Giampiero Gallo, docente all’Università di Firenze; Stefano Martini e Lorenza Ciacci di Findomestic; Silvio Calandi della Camera di Commercio; Riccardo Innocenti e Massimiliano Sifone del Servizio Statistica del Comune; Valerio Parigi e Giovanni Morlino per lo Sportello Ecoequo del Comune; Fabrizio Carabba presidente dell’Associazione Borgognissanti.
“Ringrazio la Findomestic – conclude il vicesindaco - per la collaborazione che a partire da oggi ci consentirà di avere maggiori dati per il futuro sui redditi e il potere di acquisto delle famiglie”. “Si tratta di uno strumento utile per capire la ‘geografia economica’ della nostra città commenta il vicesindaco Dario Nardella – e ci offre una fotografia inedita della distribuzione dei redditi dei residenti nel Comune di Firenze come risultano dai modelli 770, 730 e Unico.
Inoltre, insieme alle informazioni relative alle tipologie di reddito, viene anche analizzata la distribuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche (addizionali Irpef comunale, regionale e nazionale). Questo importante lavoro offre anche un ampio scenario di possibile utilizzo dei dati: studi di simulazione dell’andamento delle imposte, studi di revisione della finanza locale, creazione di algoritmi di previsione per la pianificazione di interventi di recupero della fiscalità sommersa”. Ecco in sintesi i principali dati che emergono dallo studio.
Il 730 si conferma il modello più utilizzato dai contribuenti (106.748 dichiarazioni), al secondo posto troviamo il modello 770 (88.300), mentre quello meno utilizzato è l’UNICO (83.299). Nel biennio di riferimento, il quartiere caratterizzato dalla maggior percentuale di dichiaranti sul totale degli abitanti del quartiere, è sempre il Q4 (70,64%) seguito dal Q2 (70,03%), all’ultimo posto troviamo il Q1 (66,25%). Considerando il totale dei cittadini residenti nel Comune di Firenze (368.704), abbiamo 113.760 individui che non compilano alcun modello dichiarativo (pari al 30,8% del totale).“Con il prezioso aiuto dell’Ufficio Studi del Dipartimento delle Finanze, di Sogei e dell’Ufficio Cooperazione Informatica dell’Agenzia delle Entrate nonché quello della sede regionale dell’Agenzia delle Entrate e grazie al supporto e alla collaborazione dell’Ufficio Statistica del Comune di Roma e alle manifestazioni di interesse da parte di vari comuni aderenti all’USCI – spiega iul direttore della Statistica Riccardo Innocenti - il lavoro che presentiamo è riuscito a definire un elevato standard di accuratezza nella validazione e nel trattamento del dato amministrativo per finalità statistiche.Principalmente si tratta di donne (57,14%) e di giovani con età inferiore a 18 anni (44,43%). Il numero medio di dichiaranti per nucleo familiare è 1,55, il 49,84% comprende al suo interno un solo dichiarante, il 30,65% può contare invece su due dichiaranti. L’11,08% delle famiglie residenti invece non comprende al proprio interno alcun dichiarante (tale valore comprende anche soggetti che beneficiano di emolumenti percepiti dalla popolazione per mezzo d’istituti di assistenza sociale e che attualmente “sfuggono” all’analisi). Il quartiere che si distingue per avere la percentuale più elevata di nuclei familiari privi di dichiaranti è il Q1 (17,04%), mentre quello con la percentuale più bassa è il Q4 (7,42%). Firenze è un Comune sopra la media nazionale: possono contare su un reddito complessivo superiore a 35.000€ il 17,23% dei residenti dichiaranti fiorentini (la media nazionale si ferma al 9,78). Il reddito totale medio dichiarato dai residenti nel Comune di Firenze è 25.030,84€, in aumento del 2,42% rispetto al 2008 quando era pari a 24.439,01€. I residenti del Q4 dichiarano un reddito totale medio di 21.199,80€, i dichiaranti con residenza nel Q1 hanno un reddito medio complessivo di 28.005,43€. L’85,30% dei dichiaranti residenti ha almeno un reddito da lavoro dipendente o assimilato. Il reddito totale medio di chi ha unicamente redditi da lavoro dipendente è pari a 24.839,26€.
Quello medio di coloro che hanno unicamente redditi da lavoro autonomo è 51.394,33€. Il 63,62% delle famiglie con all’interno almeno un dichiarante ha almeno un reddito da fabbricati. La percentuale va considerata per difetto, poiché non considera coloro che, pur essendo proprietari di abitazione principale, utilizzano solamente il modello CUD. Il reddito netto di una famiglia unipersonale ammonta mediamente a 19.554,14€. Una coppia con figli può contare su un reddito netto medio di 46.173,93€ ed è mediamente composta da 3,58 residenti. Il 16,74% dei residenti dichiaranti versa un’imposta totale netta pari a zero (era 17,40% nel 2008).
Il quartiere che contribuisce maggiormente all’IRPEF complessiva è il Q2 (414.303.637€, pari al 30,11% del totale). L’ammontare mediamente versato di addizionale comunale è pari a 81,14€. 5.128 residenti (2,01% dei residenti dichiaranti) dichiarano redditi maggiori di 100.000€. Solamente 560 individui (0,22% dei residenti dichiaranti) dichiarano un reddito totale maggiore di 250.000€. I redditi dichiarati dai cittadini residenti con età inferiore ai 35 anni risultano essere sensibilmente più bassi della media (15.039,55€ a fronte di 25.030,84€).
I residenti dichiaranti dei quartieri Rifredi, Centro e Campo di Marte insieme versano il 73,36% dell’ammontare totale dell’addizionale comunale. In forte crescita l’addizionale comunale versata dai contribuenti stranieri ma residenti a Firenze, che passa da 772.025€ a 841.271€ (+8,97%). Il numero totale di dichiaranti non residenti nell’anagrafe della popolazione del Comune di Firenze è pari a 23.403 e percepiscono un reddito medio pari a 13.072,08€. Il 20% più facoltoso dei residenti del Comune di Firenze percepisce quasi il 50% del totale dei redditi dichiarati.
Il lavoro è stato sempre portato avanti anche nell’ottica della creazione di un’esperienza replicabile da parte di più Comuni”.