Governare l'intelligenza artificiale per non subirla

Dibattito in Palazzo Medici Riccardi per approfondire normativa, buone pratiche e visioni in tema di IA e PA

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 Luglio 2025 14:30
🌐 Governare l'intelligenza artificiale per non subirla: convegno in Città Metropolitana di Firenze 🌐

Pubblica amministrazione e intelligenza artificiale: binomio e tematica ancora da approfondire, con l'obiettivo di impiegare l'AI nell'erogazione di servizi al cittadino in modo sempre più efficace ed efficiente. E' il focus del convegno organizzato il 16 luglio in Palazzo Medici Riccardi "Governare l'AI per non subirla", promosso da LS Lexjus Sinacta, Confindustria Toscana Centro e Costa e Città Metropolitana di Firenze, con il patrocinio di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze e Ali Toscana.

Un evento che ha consentito uno scambio reciproco di buone pratiche e visioni. Un approfondimento che, per la pubblica amministrazione, parte inevitabilmente dal tema normativo. Tra i primi utilizzi dell'intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione, tutto il comparto della messaggistica istantanea di supporto alla cittadinanza, le analisi predittive - che possono portare la PA a proporre alcuni servizi al cittadino potenzialmente interessato - e il comparto sanità.

Partecipando al convegno, Alessio Mantellassi, Sindaco di Empoli e Vice Sindaco della Città Metropolitana di Firenze ha osservato come sia "sempre più necessario indagare la relazione che l'IA può e deve avere con la Pubblica Amministrazione. Si tratta di una riflessione che sta crescendo. Solo un mese fa a Empoli ci siamo riuniti con Anci e Regione Toscana proprio su questo tema: come amministratori abbiamo l'obbligo di porci il quesito di come questa relazione deve avvenire e in che modo dotarsi di strumenti adeguati. Siamo di fronte a un elemento di grande novità, per molti aspetti poco chiaro ed è urgente interrogarsi sui possibili scenari di cambiamento per la PA, inquadrandoli nella normativa attuale. C'è da trovare un punto di equilibrio tra l'occasione di innovazione e trasformazione portato dall'IA e la tutela dei principi e dei valori che la PA è chiamata a proteggere".

Se parlando del tema delle riforme degli enti locali "si è recentemente affrontato in particolar modo l'aspetto della digitalizzazione, come generatore di riforma, dobbiamo renderci conto che l'impatto della IA potrebbe essere ancora più incisivo e non dobbiamo restare impreparati. Sono tanti gli aspetti da esaminare, fra questi l'esigenza di portare i benefici dell'IA a tutta la popolazione, compresa quella meno avvezza ai cambiamenti, la necessità di adeguare il sistema di protezione dei dati, lo studio delle ricadute sull'organizzazione interna del personale, solo per citarne alcuni, e momenti come questo dibattito sono la base per le nostre azioni future".Nicola Armentano, consigliere delegato alla Sanità, ha posto l'accento sul non subire l'IA e sulla necessità di "capire vantaggi e rischi legati a una diffusione senza regole di questo strumento innovativo.

Bisogna garantire i livelli occupazionali nei settori che potrebbero essere messi in discussione. Per quanto riguarda, in particolare, la medicina, l'uso dell'IA si è rivelato ottimo per agevolare l'accesso e l'informazione sui percorsi sanitari; più complicato nel campo clinico, dove il rapporto empatico fra medico e paziente è esso stesso parte della cura. In sostanza l'utilizzo dell'IA può migliorare le forme di utilizzo degli strumenti ma ha il grosso limite della mancanza di empatia".

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