“Nel buco di bilancio della Comunità Montana Appennino Pistoiese (che secondo voci ufficiose potrebbe raggiungere anche i 20 milioni di euro) c’è una responsabilità politica precisa che è riconducibile alla gestione amministrativa degli ultimi sette anni. Gli anni precedenti al 2011 quando, al vertice dell’Ente, è arrivato un esponente del centrodestra, il Sindaco del Comune di Cutigliano. Un passaggio decisivo per l’emersione dell’enorme deficit finanziario rimasto, per anni, incomprensibilmente e incomprensibilmente nascosto.” L’atto di accusa arriva direttamente dagli esponenti del centrodestra che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa in Consiglio regionale a cui hanno preso parte il Vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Benedetti, il Consigliere regionale PdL e Vicepresidente della Commissione “Attività Produttive” Nicola Nascoti e il Vice-coordinatore provinciale PdL Patrizio La Pietra. “La nostra preoccupazione è forte – ha ribadito con forza Benedetti – perché il frutto di questa “mala-gestione” (sulla quale sarà la magistratura a fare piena luce per le eventuali responsabilità penali) sarà pagato a caro prezzo dai cittadini della montagna pistoiese in termini di minori servizi, minore qualità degli stessi e un forte rallentamento nel processo di riorganizzazione istituzionale che dovrebbe portare alla soppressione delle Comunità Montane.” “Un percorso – ha continuato Nascosti – che adesso, con l’emersione di questo disavanzo di bilancio, è messo fortemente a rischio con la concreta possibilità di essere completamente bloccato.
Si parla infatti con sempre maggiore insistenza dell’arrivo di un commissario. Questa cupa vicenda, assieme a quella del buco stratosferico dell’Asl 1 di Massa e la questione Fidi-Toscana, evidenzia come in Toscana a livello centrale come a livello periferico il sistema dei controlli non funziona. Se è vero, secondo quanto dichiarato dal Presidente Rossi per l’Asl 1 di Massa e per quanto si legge per la Comunità Montana di Pistoia, che il «bubbone» è scoppiato per la rettitudine di un singolo funzionario è incomprensibile come un così importate deficit possa essere sfuggito, per anni, al controllo degli organi preposti a cominciare da quelli politici.
Le cose, ovviamente, non quadrano! Servirà pazienza e determinazione innanzitutto per far emergere la reale portata degli ammanchi e poi per rifondare totalmente la struttura dei controlli. Una rete che ha dimostrato – nell’un caso come nell’altro – squarci irrimediabilmente pericolosi e preoccupanti da esigere una reale, seria e completa riorganizzazione.” “Le dichiarazioni pubbliche del dott. Eller sulla gestione del bilancio - continua La Pietra - appaiono davvero disarmanti: «Non tornano le entrate, non tornano le uscite, niente è incassato o pagato seguendo le norme, non esistono ricevute, è irregolare la tutela dei bilanci e, soprattutto, chi doveva controllare non sembra aver controllato».
Il PdL chiede che sia fatta piena luce con chiarezza e massima trasparenza sulle responsabilità individuali e, soprattutto politiche, per evitare che eventi del genere si ripetano. E di preoccupazione in tal senso ne abbiamo molte a partire dal Consorzio di innovazione e impresa, nel Comune di San Marcello Pistoiese. Un consorzio – attacca La Pietra - nato con il compito di incentivare l’attività industriale della zona e che, al momento e con la spesa di circa 20 milioni di euro, si è tradotto solo in una ristrutturazione edilizia.
E adesso questo consorzio interamente pubblico, rischia addirittura di fallire. Siamo di fronte ad un sistema di gestione sbagliato e privo di veri controlli. Da qui la nostra preoccupazione e la nostra forte attenzione per il bene dei cittadini della montagna pistoiese.”