Sabato 18 febbraio 'Vitamine per la scuola', la consegna di 4.900 chilogrammi di arance coltivate dalla Cooperativa Beppe Montana nei terreni confiscati alle mafie. E domenica 19 'Corsa contro la mafia', la nona edizione della Mezza Maratona Città di Scandicci, con oltre 600 partecipanti. Sono questi i due appuntamenti che si inseriscono all'interno del progetto di “Libera, la tua terra”, promosso dal Comune di Scandicci, con il patrocinio della Regione, a sostegno delle attività di Libera, associazione presieduta da Don Luigi Ciotti. “Ho sempre pensato – commenta il sindaco di Scandicci Simone Gheri - che sostenere Libera sia un dovere civico.
E che contribuire alla sua esistenza ed allo sviluppo delle sue iniziative sia un'esperienza di formazione della coscienza civica e civile. Il coinvolgimento di tanti cittadini e studenti a queste iniziative ci riempie di orgoglio”. Infatti, alle quasi 5 tonnellate di arance vendute per circa 8 mila euro, andranno ad aggiungersi quelle che Eudania, la società che fornisce i pasti alle mense scolastiche, acquisterà direttamente dal produttore. E alle circa 600 persone che si sono iscritte alla mezza maratona competitiva (partenza e arrivo in Piazza Matteotti) si affiancheranno i partecipanti alla passeggiata lungo le strade di Scandicci, una 'maratona' della legalità aperta a tutti (info: www.podisticailponte.it).
Ai partecipanti (iscrizione 8 euro) verrà consegnata anche la maglietta della legalità, con slogan e logo ideato dai ragazzi delle scuole medie di Scandicci, vincitori del concorso di idee ‘Al bando le mafie’. Il ricavato andrà a sostenere la nascita di una nuova Cooperativa Libera Terra che gestirà i beni sequestrati dal giudice Rosario Livatino (ucciso dalla mafia nel 1990) nella provincia di Agrigento. “Sul tema della legalità e della lotta alle mafie”, ha detto l'assessore al welfare della Regione Toscana Salvatore Allocca “da tempo siamo in prima linea, perché i temi della legalità e della lotta alle mafie interrogano la comunità nel suo insieme, dunque istituzioni e cittadini, ad ogni latitudine e non solo perché le infiltrazioni mafiose hanno di gran lunga superato i confini del nostro Meridione, ma soprattutto perché la cultura mafiosa mina la legittimazione democratica delle istituzioni ben prima di manifestarsi nella sua forma di criminalità organizzata”. Dopo quelli di sabato e domenica, i prossimi appuntamenti di “Libera, la tua terra” sono con l'intitolazione di un giardino pubblico (18 maggio) a Rita Atria, testimone di giustizia e suicida una settimana dopo la strage di via d'Amelio, dove morì Paolo Borsellino che per primo raccolse le sue testimonianze ed al quale era molto legata.
E, nel mese di luglio, nel parco del Castello dell’Acciaiolo, con il “Concerto per la legalità” organizzato dall’Associazione Humanitas di Scandicci in collaborazione con Libera,. (Cl.Ar.)