“Energia, rifiuti, servizi pubblici: Toscana virtuosa. Felice che il Governo lo riconosca, ma quando la Toscana si vedrà riconosciuta una premialità per questo? In sanità noi siamo virtuosi, abbiamo i bilanci certificati, ma è tanto che aspetto una premialità, con risorse aggiuntive, dal Governo in cambio di questo risultato.” Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al convegno “Servizi pubblici locali: quale modello per la Toscana” tenuto oggi al Palacongressi di Firenze e realizzato su iniziativa di Cispel, Università di Firenze e Regione Toscana. Rossi ha preso la parola dopo il sottosegretario Claudio De Vincenti che aveva definito la Toscana “esempio per l’Italia” in settori quali l’attuazione degli ATO (ambiti territoriali ottimali per la gestione dei servizi idrici integrati) e per la gara sul TPL il trasporto pubblico locale, indicando i due pilastri dell’azione governativa nella “politica della concorrenza” e nella “politica industriale”. “Se vogliamo che Regioni ed Enti locali si adeguino alle nuove politiche del Governo – ha replicato Rossi – bisogna indicare i criteri di premialità per chi è virtuoso.
Noi – ha continuato – il nostro ruolo proveremo a svolgerlo, ma finora la premialità c’è stata al contrario. In sanità la Toscana ha i conti a posto ma non ha avuto per questo risorse in più. In questo Paese si parla molto di virtuosità, ma poi si è sempre proni alle richieste di tipo assistenzialistico e alla logica del più forte.” Al “Governo delle liberalizzazioni” Rossi chiede “più coerenza”. Per esempio nel settore della geotermia. “Perchè l’Enel deve avere la privativa fino al 2024? Perchè non fanno un passo in più e tolgono questo monopolio, attribuendo almeno il demanio geotermico alle Regioni? Io in questo senso ho scritto al Governo, perchè il monopolio geotermico all’Enel penalizza pesantemente la Toscana.
Questo è un tema serio, più di quello che riguarda le chiusure festive 3 o 4 volte all’anno.” Dalla geotermia al gas. “Il Governo ha previsto una premialità per l’unica Regione che ha un piano energia e che ha dato l’Ok per due OLT?”. E ancora sul trasporto pubblico locale. “In Toscana abbiamo messo in discussione un assetto su base provinciale che durava da 50 anni, al Governo chiedo: i pulman devono essere della Mercedes, oppure si puà far lavorare la Menarini, o la Fiat? I treni li dobbiamo comprare in Polonia? Queste sono politiche industriali”.
E ancora: “Condivido e apprezzo quanto detto con onestà dal sottosegretario Vincenti, e cioè che il Governo non ha ancora una politica industriale. E’ così”. Cambiamenti climatici: un nuovo “Piano per la Toscana” In tema di cambiamenti climatici Rossi lancia un “Piano per la Toscana” uscendo dalla “logica emergenziale”. “Può essere – sottolinea – un volano di sviluppo decisivo, c’è bisogno di investimenti, di grandi opere e su questo si potrebbero investire a partire dal 2014 i fondi Ue destinati all’ambiente, all’agricoltura.
Ai tempi del presidente Bartolini – ricorda Rossi – fu fatto un “progetto Arno”, oggi possiamo fare un nuovo progetto per la Toscana?” Infine un accenno al patrimonio di Edilizia residenziale pubblica. “Possibile che in Toscana abbiamo 14 soggetti gestori per un patrimonio di 50 mila abitazioni?” In conclusione, il giudizio di Rossi sulla Toscana: “Siamo una Regione che accetta la sfida delle liberalizzazioni, ma non vuole rimanere rinchiusa all’interno di questa sfida. Siamo una Regione tutt’altro che ferma, anzi, in molti campi siamo stati anticipatori.
Occorre andare avanti, con decisione, ma anche tenere conto, come nel caso del referendum sull’acqua, dell’indicazione che è stata data dai cittadini, a grandissima maggioranza, anche in Toscana.”