Poste le basi, oggi a Terra Futura, per la nuova Carta geologica dell’Italia centrale cui contribuiranno le Regioni Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Marche con le proprie banche dati. Gli assessori regionali competenti, Anna Marson per la Toscana, Sandro Donati per la Regione Marche, Stefano Vinti per l’Umbria, hanno firmato un protocollo per la realizzazione del “Continuum geologico interregionale”. Paola Gazzolo, assessore dell’Emilia Romagna, non ha potuto, causa terremoto, essere presente, e lo firmerà nei prossimi giorni. “La realizzazione di una Banca Dati Geologica interregionale – ha detto l’assessore Marson – attraverso la revisione e l’omogeneizzazione di quanto prodotto dalle diverse Regioni nell’ambito del territorio di propria competenza, garantirà un nuovo strumento informativo interoperabile, con la possibilità di associarvi informazioni indispensabili per la conoscenza e la gestione del suolo e del sottosuolo in relazione alle competenze istituzionali degli Enti locali”. La giornata odierna segna dunque l’avvio di una stretta collaborazione interregionale nel campo dell’acquisizione, conservazione e diffusione dell’informazione geologica e geotematica applicativa che è finalizzata, oltre che alla produzione di concreti e comuni strumenti di lavoro, al coinvolgimento organico di altre strutture sia di ricerca che con compiti operativi. “Sia per la loro complessità che per il loro costo – ha spiegato Marson – risulta indispensabile curare con particolare attenzione la progettazione e la formazione delle basi conoscitive, perseguendo e favorendo iniziative interregionali che favoriscano il confronto e lo scambio tra le diverse esperienze e competenze e la condivisione delle buone prassi”. Il nuovo strumento cartografico interregionale contribuirà in misura significativa alla possibilità di definire strategie comuni di governo del territorio, a valorizzare il patrimonio naturale e paesaggistico e a favorire la prevenzione, in tempi di evidenti cambiamenti climatici, dei rischi idrogeologici, idraulici e sismici. “Il forte investimento già operato dalle quattro Regioni dell’Italia centrale nella predisposizione di efficaci quadri conoscitivi sarà così potenziato – conclude l’assessore Marson – da un investimento ulteriore che punta a garantire l’interoperabilità dei dati raccolti e a consentire la progettazione di carte tematiche comuni, perseguendo una significativa ottimizzazione anche delle risorse economiche, umane e progettuali.
La conoscenza geologica è infatti una risorsa comune che ha una funzione indispensabile di supporto alla pianificazione del territorio e alla prevenzione e mitigazione dei rischi”. Per l’assessore della Regione Umbria con delega anche alla mitigazione del rischio idrogeologico Stefano Vinti il protocollo delle quattro regioni per il “continuum geologico” è frutto di una volontà non occasionale e costituisce una spinta a rafforzare non solo legami tecnici e culturali, ma anche politici.
“Questo accordo affina la nostra collaborazione verso obiettivi ambiziosi e originali”. “Un successo non indifferente”, lo ha definito l’assessore regionale delle Marche Sandro Donati, con delega a tutela ambientale e energia che considera la banca dati interoperabile un supporto importante anche per altre finalità, non solo preventive. Ad esempio i dati disponibili potrebbero essere utilizzati per individuare nel sottosuolo le possibilità di sfruttamento della geotermia, dando così impulso alle rinnovabili e alla Green economy