Nella pianura padana, tra le provincie di Modena e Ferrara, si sono continuate a registrare scosse di terremoto durante tutta la giornata;l'evento massimo registrato è di magnitudo 4.1Ml e profondità 10km.Uomini e mezzi della Provincia di Firenze hanno allestito un'area di ricovero destinata all'accoglienza dei cittadini sfollati del comune di San Possidonio(MO). Anche le Misericordie sono intervenute nelle zone dell’Emilia colpita dal terremoto e sono pronte a partire con la colonna nazionale di protezione civile. I primi a muoversi sono stati, inevitabilmente, i confratelli della Misericordia di Modena, entrati in azione subito dopo il sisma e impegnati con tutte le forze disponibili nella notte e per tutta la giornata di ieri nel soccorso ai feriti e nel conforto alla popolazione.
In particolare i confratelli hanno lavorato per l’evacuazione dell’ospedale di Mirandola. Da ieri mattina si sono attivate anche le altre Misericordie dell’Emilia Romagna, che si sono concentrate a Mirandola, nel Modenese, dove stanno gestendo il centro di accoglienza ricavato nella scuola media (circa 150 persone) e quelli attivati nei due asili (altri 150 posti complessivi). Nelle strutture la notte scorsa sono state ospitate in gran parte famiglie con bambini piccoli, anziani e disabili.
Al momento sono 24 i confratelli delle Misericordie presenti sul posto. Oltre a quella di Modena sono intervenute le Misericordie di Piacenza, Castel Bolognese, Alfero, Balze, Sarsina, Forlì e Valle del Savio. “Abbiamo già organizzato la turnazione per questa settimana –spiega Israel De Vito, Consigliere nazionale delle Misericordie subito intervenuto sul posto-. In queste ore si tratta di organizzare e gestire strutture di prima accoglienza. Poi agli sfollati dovrà essere data una sistemazione migliore.
Qui nella zona di Mirandola gli alpini stanno allestendo una tendopoli per 250 persone. Vedremo come saranno sistemate le persone e cercheremo di dare loro quello di cui avranno bisogno. Le strutture in cui operiamo dovrebbero ospitare 300 persone complessivamente, ma la notte scorsa, tra scosse e paura, sono arrivati anche altri. E certamente noi non li rimandiamo indietro.” Ieri sono intervenuti anche alcuni confratelli toscani, con la colonna della Protezione Civile della Toscana. La colonna nazionale delle Misericordie è in stato di allerta e pronta a partire appena dovesse arrivare la richiesta dalla Protezione Civile nazionale. Il terremoto che ha colpito ieri l’Emilia Romagna ha visto impegnati fin della prime ore del mattino il personale del Corpo forestale dello Stato dell’Emilia Romagna.
Gli uomini dei diversi Comandi Stazione e dei Comandi Provinciali del Corpo forestale dello Stato sono intervenuti in supporto alle altre Forze di Polizia presenti nella zona del terremoto, per i controlli delle aree disastrate prestando aiuto alla popolazione colpita dal sisma. In particolare gli uomini del Corpo forestale dello Stato, inseriti nel gruppo interforze predisposto dalla Questura di Modena, sono impegnati nella perlustrazione, anche notturna, per combattere eventuali azioni di sciacallaggio nelle aree rurali dove la popolazione non può più occupare le case lesionate.
I forestali, inoltre, stanno raccogliendo tutte le segnalazioni e le informazioni utili sulla situazione dei danni arrecati alle strutture produttive e civili dal terremoto, in stretto contatto con i Centri Operativi Comunali (COC) di Finale Emilia e Mirandola-San Felice sul Panaro in provincia di Modena e nei centri di Bondeno, Mirabello, Cento PoggioRenatico e S. Agostino, in provincia di Ferrara. A Modena, dove sono intervenute diverse pattuglie del Corpo forestale dei Comandi Stazione di Modena, Reggio Emilia e Parma, sono tutt’ora in corso le verifiche dei danni alle strutture, ed in particolare agli allevamenti, alle aziende agricole ed ai ricoveri.