Stamani viaggio nell’islam con la visita della moschea di Firenze organizzata dalle commissioni Pace e Cultura di Palazzo Vecchio. Insieme ai membri delle commissioni guidate da Susanna Agostini e Leonardo Bieber erano presenti anche la vicepresidnte della comunità islamica Silvia Allach e l’imam Izzedin Elzir. “L’attenzione dei componenti della commissione – hanno detto Agostini e Bieber- conferma l’importanza di un percorso già partecipato e condiviso da tanta parte della città.
Una città come Firenze – spiegano Agostini e Bieber- , nota alla storia per essere crocevia delle religioni e delle culture , non può venire meno alla possibilità di realizzare una moschea, visto che la comunità islamica in nemmeno 20 anni ha raggiunto le oltre 30mila persone provenienti da tanti diversi paesi. Ci sono uomini, donne , bambini di terza generazione che sono ormai parte integrante della nostra comunità e come avviene a Parigi, la costruzione di una moschea a Firenze va sostenuta come luogo di preghiera, di interculturalità e di integrazione.
Il 13 di giugno - ha concluso Bieber- la Consulta per il dialogo con le confessioni religiose in collaborazione con Sociolab presenterà i risultati finali del percorso partecipativo e sarà un occasione di ulteriore riflessione e confronto”. Nel frattempo la commissione Pace, nel suo percorso ha già ascoltato l’iman e Sociolab che, poche settimane fa, proprio in commissione ha dato lettura dei risultati del percorso partecipativo volto alla realizzione della moschea. “Quello che doveva essere un "incontro con l’Imam di Firenze, Izzedin Elzir e una visita della Moschea in Piazza dei Ciompi", in realtà è stata una vera e propria lezione di Islam, con tanto di recitazione cantata di versetti coranici.
Ci domandiamo che cosa c'entri questo con la responsabilità politica dei consiglieri comunali e cosa avessero in mente il Presidente Bieber e la Presidente Agostini quando hanno convocato le loro commissioni”. Questo quanto dichiarato dai consiglieri del PdL Emanuele Roselli e Jacopo Cellai. “Già al momento della convocazione siamo rimasti un po’ straniti dal tema posto dai presidenti Bieber e Agostini. Nonostante questo ci siamo presentati proprio per capire che intenzioni avesse il PD a riguardo e se, durante l'incontro con l'Imam, sarebbe emerso qualche elemento nuovo rispetto al percorso amministrativo riguardante la richiesta di una nuova moschea – hanno aggiunto –.
La cosa è andata peggio di quanto pensassimo, visto che ci siamo ritrovati invece in una vera e propria lezione sull'Islam con tanto di recita di versetti coranici. Il nostro giudizio negativo non riguarda né il merito di quanto detto, né tantomeno la comunità islamica, bensì la gestione delle commissioni e dei soldi pubblici da parte dei presidenti di commissione. Cosa hanno a che fare il Corano, la Mecca, e il profeta Maometto con la politica fiorentina? Perché convocare una commissione consiliare invece di organizzare un convegno sul tema pagato con i soldi del PD? Evidentemente qualcuno continua a fare un po’ di confusione e non ha capito che la Commissione Cultura si deve occupare politicamente dei temi culturali, e non deve essere invece usata come momento di approfondimento culturale dei consiglieri.
Fatto sta che la seduta congiunta delle due commissioni è stata animata per più di un'ora dalla vicepresidente della comunità islamica, che ha spiegato ai consiglieri presenti i pilastri della fede islamica. Solo negli ultimi dieci minuti l'Imam ha preso la parola per rilanciare il tema della nuova moschea. Il sindaco Renzi continua a parlare dei costi della politica e degli sprechi, ma perché non inizia a guardare a come vengono spesi i soldi dai suoi consiglieri che presiedono le Commissioni? Anche perché resta da capire se si sia trattato di un trattamento di riguardo nei confronti della comunità musulmana o sia solo una tappa di un percorso che porterà le commissioni Cultura e Pace ad incontrare e a conoscere tutti i credo delle confessioni religiose presenti in città”.
“Si ha comunque l'impressione che qualcuno nel centrosinistra stia ripetutamente cercando di sovrapporre al tema urbanistico della moschea, questioni di carattere culturale e religioso, cercando così di costruire un consenso politico intorno ad percorso politico-amministativo che in realtà niente ha a che fare con il pluralismo e la libertà religiosa che in Italia sono costituzionalmente tutelate. "A pensar male si fa peccato", diceva qualcuno. "Ma spesso ci si azzecca"”, hanno concluso Roselli e Cellai. Questo l’intervento della vice capogruppo di FLI Bianca Maria Giocoli “E' stata importante e significativa la seduta delle commissioni congiunte pace e cultura presso il luogo di preghiera islamico di piazza dei Ciompi. Abbiamo potuto toccare con mano la necessità di spazi che ha la comunità fiorentina oltre che di avere un luogo più dignitoso per professare la loro fede e poter celebrare in maniera più consona le funzioni religiose. Abbiamo anche capito, su esplicita mia domanda, che la comunità non disdegnerebbe la soluzione aula bunker di Santa Verdiana che ha la comodità di essere vicina a parcheggi, ai viali di circonvallazione ma anche al centro, oltre a non essere troppo vicina ad abitazioni. Visto che nella risposta alla mia interrogazione di qualche tempo fa sulla dismissione della suddetta aula l'assessore Meucci confermava la presenza nel NPG di una maxi aula di capienza paragonabile all’aula bunker e la possibilità di valutare con l'amministrazione giudiziaria l'effettivo utilizzo dell’aula bunker di Santa Verdiana, forse è arrivato il momento di valutare seriamente questa possibilità”. Questo l’intervento del consigliere Udc Massimo Pieri “Dopo la visita con le commissioni pace e cultura al luogo di preghiera in piazza de’Ciompi siamo ancora più convinti che per una città come Firenze non sia decoroso lasciare che la comunità islamica abbia come luogo di culto uno spazio che è poco più di un garage. Si tratta di una questione non solo urbanistica, ma anche culturale, che come abbiamo sottolineato da tempo necessita di un intervento da parte dell’amministrazione comunale.
Si aiuti la comunità islamica ad individuare un luogo idoneo, e si faccia presto”.