Siena, 15 Maggio 2012– Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha esaminato ed approvato oggi i risultati del primo trimestre 2012. In un quadro congiunturale ormai recessivo per l’economia domestica, nei primi tre mesi del 2012 si è registrato un progressivo allentamento delle tensioni sui mercati finanziari e del debito sovrano. Le operazioni di rifinanziamento operate dalla BCE hanno garantito la liquidità del sistema, contribuendo a normalizzare l’operatività sul mercato monetario, anche se per il comparto wholesale non si sono mostrati chiari segnali di riapertura. In tale scenario, ancora estremamente complesso ed incerto, il Gruppo Montepaschi ha operato con l’obiettivo di ottimizzare la composizione delle fonti di finanziamento, stabilizzando l’approvvigionamento dal mercato e contenendo il costo.
Nello stesso tempo, sono stati ridotti gli attivi finanziari (depositi interbancari e titoli), mentre il portafoglio creditizio ha mostrato nel trimestre un andamento sostanzialmente stazionario, soprattutto in relazione alla bassa domanda di finanziamenti da parte di famiglie e imprese e ad una politica selettiva in relazione al deteriorarsi del contesto. Gli effetti delle azioni gestionali e del contesto esterno si sono riflessi sulle dinamiche reddituali, con riferimento alle quali il Gruppo ha conseguito una significativa accelerazione dei ricavi rispetto al trimestre precedente, sfruttando la ripresa dei mercati finanziari, che ha sostenuto i risultati dell’attività di negoziazione ed ha permesso di impostare in maniera più proficua le relazioni con la Clientela.
Il costo del credito, pur ponendosi in riduzione rispetto all’ultima parte del 2011, si è confermato elevato risentendo delle difficoltà congiunturali che rappresentano un fattore di rischio per l’intero Sistema. Sono proseguite infine le azioni tese al miglioramento dei profili di efficienza operativa, nonostante gli spazi di manovra sul fronte del contenimento della spesa, soprattutto quella relativa alle risorse umane, siano stati resi più angusti dal nuovo quadro normativo. Patrimonio Clienti e Stato Patrimoniale
· Acquisiti nel trimestre circa 38.600 nuovi clienti, con un tasso di acquisition pari a 5,4% (+0,4 p.p.I principali risultati consolidati di Conto Economico · Margine di interesse a € 893,5 milioni, sostanzialmente stabile rispetto al quarto trimestre 2011 al netto delle componenti non ricorrenti e dell’«effetto giorni» (che incidono complessivamente per 35 milioni di euro). · Commissioni nette a € 434,1 milioni, in ripresa del +6% rispetto al quarto trimestre 2011, soprattutto grazie al collocamento di prodotti assicurativi. · Attività di negoziazione a € 140,1 milioni, in significativo aumento rispetto a € -81,2 milioni del trimestre precedente, grazie alla ripresa dei mercati ed alla riduzione dello spread. · Oneri Operativi a € 845,1 milioni in flessione dell’ 1,2% rispetto ai livelli registrati nello stesso periodo dell’anno precedente (-3,5% la variazione rispetto al valore medio trimestrale del 2011) · Costo del credito (annualizzato) a 118 bps, in calo rispetto ai 128 bps del quarto trimestre 2011.su fine 2011). Il tasso di retention, pari a 95,7%, è stabile sui livelli del 2011. · Raccolta diretta a € 137,3 miliardi in calo del -6,1% rispetto a dicembre 2011, che risente della flessione della raccolta con controparti istituzionali, soprattutto nelle forme tecniche dei PCT (-7 miliardi di euro rispetto a dicembre 2011) e dei CD di mercato (-1,1 miliardi di euro rispetto a dicembre 2011); si è invece mantenuta sostanzialmente stabile la raccolta con clientela commerciale. · Raccolta indiretta a € 140,6 miliardi in crescita del 4,5% rispetto a dicembre 2011, che beneficia della ripresa di valore delle attività finanziarie. · Impieghi a € 146,6 miliardi, sostanzialmente stabili rispetto a fine 2011 (+0,01%), per effetto della ridotta domanda di credito connessa al rallentamento del ciclo congiunturale. · Crediti deteriorati netti pari a € 15,2 miliardi.
L’incremento trimestrale dello stock (€ +1,7 miliardi) è da ricondursi prevalentemente alla componente del past due (€ +1 miliardo) su cui ha inciso la nuova normativa sulle esposizioni scadute che ha abbassato a 90 giorni (da 180 gg) il termine relativo ai ritardi di pagamento o sconfinamenti continuativi (il fenomeno ha pesato sui volumi netti per € 724 milioni). Il rapporto sofferenze nette su impieghi si è attestato al 4,56% (4,39% a dicembre 2011) · La percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 39,8%, in calo di 160 bps rispetto al 31/12/11.
Su tale riduzione ha pesato per circa 110 bps la crescita delle esposizioni scadute sopra analizzata, caratterizzate dal più basso livello di severity; al netto della quale il coverage si conferma intorno al 41%. Flussi di ingresso a sofferenza lordi a € 637 milioni in crescita del 4,9% sull’ultimo trimestre 2011 · Flussi di ingresso ad incaglio a € 731 milioni in flessione del -14,6% sull’ultimo trimestre 2011. · Tier I ratio all’11,3% rispetto all’11,1% di dicembre 2011 grazie all’azione di ottimizzazione delle Attività ponderate per il rischio.
Core Tier 1 al 10,5%.