«Il primo maggio sarà per la sezione della Piana della Lega Nord Toscana una giornata dedicata all'obiezione fiscale a tutela delle famiglie e dell'autonomia degli Enti Locali». Lo annuncia Jacopo Alberti, segretario della sezione Piana fiorentina per il Carroccio toscano, sulla scia di quanto detto dall'ex Ministro dell'Interno, Roberto Maroni. «Chiediamo ai sindaci della Piana di attivarsi per difendere i cittadini ed opporsi all'introduzione dell'Imu, oltre a richiedere la disdetta delle concessioni ad Equitalia.
Stiamo assistendo – sottolinea Alberti – ad un vero e proprio furto dei risparmi della nostra gente. Il crollo dell'occupazione, la continua ed imperterrita tassazione e i continui suicidi a causa della crisi ci devono far riflettere sul lavoro che sta facendo questo Governo. Dobbiamo dire no al Governo dei banchieri e mi auguro che i sindaci della Piana si attivino per difendere gli interessi della nostra gente». Sull'argomento è intervenuto il consigliere comunale di Firenze Mario Razzanelli: "Lo stesso Giuliano Pisapia durante l’ incontro con Maroni a Milano ha affermato che “l’Imu è un’imposta politicamente sbagliata e illegittima da un punto di vista costituzionale” Roberto Maroni ha lanciato per domani, martedì 1 Maggio il Lega Unita Day» a Zanica (Bergamo) dove verranno lanciate alcune proposte che hanno tutte un comune denominatore: devono essere i Comuni e nessun altro ente a incassare, gestire e spendere i soldi che vengono direttamente dai propri cittadini.. Due i punti all’ordine del giorno: 1 - che i Comuni disdicano il contratto con Equitalia, affidando il compito a un altro ente o gestendo in proprio il servizio di riscossione delle imposte. Su questo fronte vorrei ricordare la mozione presentata un mese fa in Consiglio Comunale sull’ abolizione della Tesoreria Unica e che non riuscii a portare in Aula pur trattandosi di argomento urgente perché Valdo Spini si rifiutò di firmarla impedendone così la discussione.
Questa legge è e rimane un vero proprio esproprio del patrimonio di liquidità a disposizione dell’ente a tutto svantaggio dell’amministrazione locale e dell’intera comunità. Quelle somme presenti presso le varie Tesorerie degli Enti Locali, derivando da entrate proprie delle Amministrazioni, rappresentavano risorse versate direttamente dai cittadini di quel territorio e quindi, dovevano rimanere a vantaggio dello stesso. 2 - Organizzare quella che giustamente è stata definita “una protesta fiscale” contro l'imposta Imu e in tal senso vagliare tutte le opzioni e misure possibili.
Verranno coinvolti gli oltre 500 sindaci del Carroccio perché come ha giustamente detto Maroni “sia data copertura a chi aderirà alla nostra iniziativa”. Tra l’altro è bene che si sappia che se centinaia di migliaia di cittadini decideranno di non pagare l’Imu, la quota relativa allo Stato stesso, quest’ultimo non è in grado verificare che il pagamento sia avvenuto perché non ha gli strumenti per farlo. "Per il Patto di Stabilità anche lo stesso Renzi è venuto sulle posizioni del nostro sindaco di Varese Attilio Fontana.
Una norma che penalizza i comuni più virtuosi congelando disponibilità di liquidità e che perciò non fa che incatenare i Comuni di fronte alla loro legittima possibilità di investimenti e strozzare più del dovuto le imprese già impegnate a fronteggiare la crisi economica". «Via Equitalia dai nostri Comuni». A dirlo in una nota è l'eurodeputato della Lega Nord Toscana, Claudio Morganti, che già la scorsa settimana aveva presentato un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea in cui chiedeva se “il metodo applicato da Equitalia, per la lotta all’evasione fiscale, sia da ritenersi sostenibile, a fronte del drammatico aumento di suicidi di persone sottoposte a pesanti controlli da parte dell’agenzia pubblica che si occupa di riscossione dei tributi”. «I Comuni – asserisce l'europarlamentare leghista – devono recedere il contratto con Equitalia, facendosi carico loro stessi della riscossione delle imposte.
Tutto questo avrebbe degli aspetti più che positivi perché non ci sarebbero più commissioni dovute alla società romana sul netto ricavato, oltre al contatto umano che si instaurerebbe con i cittadini. Ciò permetterebbe agli enti locali di valutare le situazioni delle famiglie debitrici caso per caso». Poi, Morganti promette un'azione congiunta in tutti i Comuni toscani per richiedere la recessione del contratto con Equitalia.