Il quinto Conto energia, rischia di penalizzare il mercato libero dei piccoli impianti di energie rinnovabili e della microgenerazione distribuita in cui operano 85.000 imprese che danno lavoro a 150.000 persone''. Forte preoccupazione è stata espressa dal Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani - che sottolinea come “i provvedimenti annunciati dal Governo creano ostacoli di tipo burocratico ed economico tali da bloccare gli investimenti degli imprenditori. La riduzione degli incentivi, la contrazione dei tempi per asseverare gli impianti, l'aumento di adempimenti amministrativi colpiscono un settore dalle grandi potenzialità per le piccole imprese sia in termini di innovazione sia per la capacità di creare posti di lavoro”. Risulta evidente quindi che sia necessario cogliere appieno le opportunità offerte dal settore delle rinnovabili ma, se davvero si vuole rendere equo e trasparente il mercato dell'energia, occorre correggere anche i meccanismi di prelievo fiscale, eliminando le distorsioni che finora hanno penalizzato le piccole aziende. Particolare delusione per le richieste disattese e per la mancata trasparenza di certe operazioni è stata espressa dalle associazioni del settore per le quali, infatti, era fondamentale poter consultare ed eventualmente rivedere, prima di qualsiasi messa a punto e diffusione, i testi dei decreti attuativi relativi al Decreto Legislativo 28/2011, attesi dal settore da ben sei mesi. Insomma, per le associazioni del settore, di operazioni aperte e trasparenti proprio non si può parlare.
Oltre alla modalità di presentazione dei provvedimenti, il mondo delle rinnovabili è seriamente preoccupato per le conseguenze che potrebbero esserci se i provvedimenti annunciati venissero adottati: essi renderebbero impossibile, infatti, l’obiettivo previsto per il 2020 di raggiungere il 35% di energia elettrica da fonti rinnovabili. Le note dolenti dei decreti attuativi recriminate dalle associazioni sono: - assenza di misure per semplificare le procedure e ridurre gli “extra costi” subiti dal settore; - aste; - contingenti annuali di potenza per i nuovi impianti e per il rifacimento di quelli esistenti; - introduzione dei registri anche per gli impianti di piccola taglia; - gabelle aggiuntive per il funzionamento del Gestore dei Servizi Energetici; - livelli di incentivazione insufficienti. Domani martedì 17 aprile a partire dalle ore 10 sit in contro i tagli alle energie rinnovabilipreannunciati dal Governo.
Ritrovo in via Cavour n.1 difronte alla Prefettura. La delegazionedegli Ecologisti Democratuci sarà rappresentata da Piero Baronti, portavoce regionale, Pino DiVita, direttore regionale, Alberto Di Cintio, presidente del circolo Ecodem di Firenze.