Trentacinque milioni di euro: è questo l’avanzo primario (definizione che nelle amministrazioni pubbliche significa l’esatto contrario di un deficit) che è stato raggiunto dalla Provincia di Firenze. Il dato è contenuto nel bilancio di previsione per il 2012 illustrato oggi a Palazzo Medici Riccardi dal Presidente Andrea Barducci e dall’Assessore provinciale al Bilancio, Tiziano Lepri. “Questa situazione dimostra ancor più l’assurdità della situazione che la Provincia di Firenze deve sopportare – dice il Presidente Barducci - Prima di tutto c’è da dire che le tanto vituperate Province riescono a fare quello che lo Stato non fa: a differenza del Governo Monti la giunta della Provincia di Firenze è riuscita a ridurre la spesa corrente di circa l’11%, ha dimezzato il proprio debito con il mercato finanziario e infine ha mantenuto sostanzialmente inalterata la pressione fiscale che grava sui cittadini”. “Nonostante la virtuosità dei nostri bilanci e un avanzo primario di 35 milioni – aggiunge Barducci – non possiamo spendere sul territorio i nostri soldi, e quindi non possiamo aiutare l’economia locale, solo perché i vincoli imposti dal Patto di stabilità ce lo vietano”. “Mentre crescono i fondi provinciali accantonati per il finanziamento di opere e lavori – spiega l’assessore Lepri - è sempre più incomprensibile che queste risorse, che per noi non costituiscono debito, siano bloccate.
A maggior ragione se, come nel nostro caso, siamo di fronte a un ente che ha dimostrato notevoli capacità di smaltimento, pari circa al 40% in sei anni. Sarebbe quindi necessaria una revisione delle regole del Patto di stabilità perché questo ci consentirebbe in primo luogo di spendere i soldi che già abbiamo in cassa”. “Nella classifica delle Province virtuose, Firenze si trova al 13° posto, ma – fa notare Lepri – l’ultima classifica disponibile è stata stilata sulla base dei dati del bilancio 2009 che per noi sono i peggiori degli ultimi otto anni.
Quindi per il futuro è immaginabile che la Provincia di Firenze possa occupare posizioni ancora migliori nella classifica degli enti virtuosi”. A quanto ammonta il debito della Provincia di Firenze nei confronti delle aziende private? Quali i tempi medi di pagamento? Lo chiede con un'interrogazione il capogruppo del Gruppo Misto Samuele Baldini. "Ricordato che nei tempi di pagamento della pubblica amministrazione, l’Italia vanta purtroppo (e da molti anni) un record negativo in Europa: a sud delle Alpi, infatti, gli enti dello stato saldano i propri impegni commerciali verso le aziende con un ritardo medio di 180 giorni, contro i 35 giorni della Germania e i 60 della Francia.
Ricordato ancora che le nuove regole comunitarie impongono alla Pa di saldare i propri impegni entro 30 giorni (o, in alcuni casi, entro un massimo di 60 giorni). Diversamente scatta un interesse di mora di ben l’8% su base annua. Vista la proposta di Bilancio preventivo 2012 approvato dalla Giunta provinciale, ora in esame al Consiglio; Considerato che l'Abi (Associazione delle Banche di Italia) ha confezionato una serie di proposte per il Ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, articolate in tre diverse modalità per sbloccare i crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione, oggi sospesi, e un 'plafond' da 5 miliardi di euro per sostenere nuovi investimenti delle pmi.
Ricordato come, anche a causa delle sempre più stringenti regole del “Patto di Stabilità” la riscossione dei crediti delle aziende nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni ha subito una dilatazione di tempi spesso inaccettabile; Sottolineato come, specialmente in questa delicata e complessa fase economica, la certezza e il rispetto dei tempi di pagamento assumono una priorità INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PER SAPERE : - A quanto ammonta il debito della Provincia di Firenze nei confronti delle aziende private che hanno effettuato servizi, lavori e forniture e quant’altro per l’Ente; - Quante sono le aziende che vantano un credito; - Quali sono i tempi medi di pagamento; - Quali sono o quali saranno le strategie dell’Amministrazione provinciale, a partire da eventuali accordi con le banche, per rispettare i tempi dei contratti".