Dopo i fischi piovuti in campo nel finale della sfida contro il Chievo, più rumore ha fatto l'indifferenza scelta dai tifosi nell'abbandonare Campo di Marte. Tifosi della Curva Fiesole che non parteciperanno all'incontro in programma allo stadio con il tecnico Delio Rossi, per sancire un patto per sostenere la squadra coinvolta nella lotta per la salvezza. Basta con i patti dunque, l'amore viene prima di tutto, altrimenti in tanti non rinuncerebbero ai fine settimana in famiglia, alle scampagnate, a fare qualsiasi altra cosa non sia guardare una squadra che non aggredisce l'avversario e subisce il gioco di tutti senza alcuna identità di gioco.
Una squadra che ad ogni sconfitta promette di rialzarsi presto e di uscire da una situazione difficile. Una squadra che a più riprese chiede ai supporters di restare vicini però poi rischia di allontanarli nei fatti. ''Pur ringraziando Rossi per la sensibilità e l'onestà dimostrate nell'invitarci, la curva Fiesole - recita la nota dei tifosi - non riteniamo utile aggiungere altre parole alle tante già espresse. Noi il patto con la Fiorentina e con Firenze lo abbiamo stretto alla nascita e mai verremo meno.
Il vostro impegno avrete occasione di dimostrarlo non tanto a parole, ma con i fatti nelle prossime 8 finali'' Parole pesanti, che denotano una chiarezza impressionante da parte di chi chiarezza ne ha chiesta tanta in momenti non sospetti. Adesso spetta alla squadra. I tifosi non sono mai venuti meno, se non per motivi a loro detta contingenti come il tesseramento e la classificazione stabiliti dall'istituzione o a causa di una crisi che ha trascinato tutti nel difficile mondo delle ristrettezze e delle rinunce.
A farne le spese in un certo senso anche la stessa Fiorentina che ha preferito la via del Fair Play finanziario, con i bilanci misurati e controllati per poi sentirsi dire "Per vincere bisogna spendere", oltre che correre. Già, ma conta di più spendere o correre? Forsa conta come si spende e correre a prescindere. Per questo è arrivato Delio rossi, per far correre tutti di più e con una certa logica. per questo, forse, si è chiuso il rapporto con Corvino, perché quanto è stato speso "non ha soddisfatto nessuno, in special modo la Società". La ricostruzione annunciata da Andrea Della Valle è solo all'inizio, ma salvarsi e restare in Serie A appare necessario a tenere in vita il delicato equilibrio su cui si posa tutto il futuro della Firenze calcistica che potrebbe svoltare attraverso nuove risorse e nuove infrastrutture e nuovi traguardi, oppure perdersi, retrocedere fisicamente e sportivamente in un passato fin troppo noto e, francamente, si spera, irripetibile. AntLen