Fiorentina Chievo 1 a 2, i viola scivolano verso l'abisso

Una gara in cui contava solo vincere. Marchionni il volto nuovo della Fiorentina. Chievo in vantaggio nel primo tempo con Pellissier. Pareggia Ljajic nella ripresa. Rigoni sigla il raddoppio gialloblu nel finale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2012 14:28
Fiorentina Chievo 1 a 2, i viola scivolano verso l'abisso

Di Carlo si affida a Pellissier, assieme a Cruzado e Paloschi, per mettere in difficoltà la cavalcata viola verso la salvezza. Calcolatrice in mano e sguardo sugli altri campi da parte di Delio Rossi e dei suoi ragazzi impegnati in una annunciata ricostruzione che vede tra i primi tasselli da ricomporre quello del direttore sportivo: in ballo due nomi, Sartori da Verona e Vitale da Empoli. Si riparte in campo dal 4-4-2 senza Cerci, sulla fascia destra si rivede il buon Marchionni che ha risposto presente a Genova strappando applausi e rinnovata da parte di chi oramai lo dava partente dalla panchina, direzione sconosciuta.

Mai dire mai. Stessa cosa vale per Vargas che (Gossip: è tornato dalla moglie) ha mostrato un buon recupero fisico e sulla sinistra è tornato a correre. Jovetic ed Amauri nell'undici titolare, spetta a loro farsi anche vedere in campo. La prima azione in velocità è del Chievo al 4' minuto con Paloschi ben servito che si ritrova davanti a Boruc, manca la coordinazione e la palla sfila sul fondo. Risponde Pasqual al 6' con un gran tiro da fuori area, dopo una bella serpentina di Montolivo, la sfera finisce alla sinistra di Sorrentino.

Tra i viola è il solo numero 18 a tentare qualcosa in avanti. Strepitoso colpo di testa in tuffo da parte di Boruc al 16' costretto ad anticipare Paloschi fuori area. Incredibile errore in disimpegno da parte di Natali al 24' che offre la sfera a Pellissier, il centravanti clivense si inserisce benissimo e brucia tutti portandosi a spasso Boruc e mandando in vantaggio i suoi. Altro errore al 43'.. la difesa viola inciampa, la palla rimbalza tra i centrali e torna a Pellissier che tenta il pallonetto, ma l'effetto strano manda la conclusione fuori.

Squadra nello spogliatoio tra i fischi della Curva Fiesole. Fuori Amauri nella ripresa e dentro Ljajic. Al 4' minuto tiro del Chievo, Cruzado angola troppo e la sfera si perde sul fondo. Un provato Luciano autore di una buona prestazione lascia il terreno di gioco ad Hetemaj. Il Chievo si difende bene, i viola non trovano l'affondo e Delio Rossi prova la carta Lazzari richiamando in panchina Marchionni. Gran rete di Ljajic su punizione al 25', il giovane ricorda il miglior Adrian Mutu nell'esecuzione del calcio piazzato, Sorrentino battuto e parità.

Fiorentina che prende coraggio e prova a pressare l'avversario. Il Chievo non molla, si riporta in avanti al 43' e Rigoni non perdona l'ennesima amnesia viola, il clivense si ritrova il pallone tra i piedi e supera Boruc che in tuffo scomposto non interviene. Gli uomini di Rossi cercano di reagire sfruttando i 5 minuti di recupero mentre diventa incontenibile la Curva Fiesole che attacca i giocatori in campo senza sconti. Delio Rossi offre una chance a Ljajic e ci indovina, il giovane dalle altalenanti prestazioni, spesso additato come acerbo ed inconcludente, oltre ad avere un difficile filling con i tecnici, si trova a dover dare il suo contributo e non sbaglia.

Le amnesie viola in difesa non si contano più e perdere la sfera è diventata un'abitudine pericolosa che avvantaggia l'avversario, che sia questo più forte sulla carta o modesto sul campo non conta, spaventa piuttosto il confronto con squadre di alta classifica che sono sul calendario dei viola fino al termine del campionato. Imbarazzante la prestazione che segue la sciagurata sconfitta interna contro i bianconeri. Neppure l'orgoglio salva i viola dalla consapevole (ed amara) abitudine. AntLen

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