La Fiorentina ha mancato l'ennesimo appuntamento importante. Doveva vincere col Chievo ed è uscita sconfitta dopo che la partita era stata, per così dire, raddrizzata da un bel calcio di punizione di Ljajic. La squadra è apparsa lenta e poco convinta. E' anche apparsa spaventata. Avevamo sottolineato come a Genova era stata gettata al vento un'occasione d'oro per conquistare i tre punti, ironizzando su una sorta di paura di vincere che aveva consentito al Genoa di pareggiare, anche grazie a una grave indecisione nella fase difensiva.
Oggi col Chievo la Fiorentina, una volta raggiunto il pareggio su punizione, con uno dei rari tiri nello specchio della porta, ha cercato la vittoria ed è stata trafitta a due minuti dal termine grazie a un ennesima leggerezza difensiva. Il giudizio complessivo sulla partita non può prescindere da alcune osservazioni su una squadra che ha visto soprattutto l'impegno di Montolivo e Marchionni, di fronte a una manovra che si è affidata più alle iniziative personali che a un vero gioco di squadra, come quello messo in campo dal Chievo che ha giocato ordinato e ha colto un successo meritato ma insperato.
E' un Rossi preoccupato che dichiara: "Quando c'è' un cambio di panchina non sono mai rose e fiori. Non pensavo di trovarmi ad oggi in questa situazione. Questa e' la realtà'. In questo momento la squadra e' impaurita. Il pallone brucia nei piedi dei ragazzi. Alcune situazioni di gioco sono state valutate in maniera diversa rispetto alla gara di Parma da parte di Rizzoli. Io sono disposto anche a farmi da parte se può' essere utile alla Fiorentina. Amauri? E' un momento particolare.
La storia pero' la fanno i vincitori. Chi perde sta in sala stampa a spiegare”. Interrogato se in settimana aleggiasse un qualcosa che poteva far prevedere questa sconfitta, Rossi ha dichiarato che la squadra pensava, in realtà, di fare una gran partita.
Non so perché ci succede questo. Stiamo dando tutto per uscire da questo momento difficile, però non basta. Dobbiamo restare tranquilli anche se ci aspettano quattro partite difficili". Nel dopo gara Delio Rossi ha chiesto un incontro con una delegazioni di tifosi gigliati. Un confronto che dovrebbe svolgersi a breve. Al trainer viola non sarebbe piaciuto infatti il “silenzio” messo in atto dai tifosi presenti oggi al Franchi soprattutto durante il primo tempo. Pur rispettando le posizioni dei tifosi della “Fiesole” che peraltro hanno sostenuto a gran voce la squadra nella ripresa, crediamo che al momento sia soprattutto necessario sostenere la squadra per uscire dal tunnel.
Ci sarà il tempo per analizzare gli errori fatti, per ripartire e rifondare dopo una salvezza, che, anche secondo la statistica e nonostante un calendario difficile, è alla portata dei Viola. Alessandro Lazzeri