di N. Nov. EMPOLI- Dopo 110 anni di attività legati alla cultura del vino, un'azienda agricola empolese espande la propria produzione realizzando con il proprio raccolto d'orzo una birra artigianale. E' nata Garage Beer che unisce la vocazione vitivinicola della Fattoria Bini, all'esperienza brassicola di Birra Amiata e al markerting di Garage Inc., azienda empolese del mondo dei motori. Presentata oggi alla stampa da Simone Mainardi, Amministratore Delegato della Fattoria Bini, da Claudio Cerullo, responsabile della produzione e della qualità dell’azienda Birra Amiata e da Roberto Pagliai, Amministratore Unico di Garage Inc., Garage Beer è il risultato di una combinazione tra tre differenti realtà del territorio: un’azienda che produce vino e olio, un birrificio tra i più stimati e un’officina specializzata in motocilette riferimento per i riders italiani. “La produzione della birra completa la nostra proposta commerciale -ha spiegato Simone Mainardi- rifondata nel 2009.
Nel giro di due anni abbiamo vistro la nostra produzione vinicola segnalata in guide prestigiose. Il nostro obiettivo l'affermazione della qualità che proponiamo anche con la nostra nuova birra, a partire dalla confezione in ceramica che richiama lo stile anni '60, in voga nuovamente. Proporreno due tipologie -ha annunciato l'amministratore Delegato- una Blanche, la Avenue, birra di frumento non maltato ed orzo, ed una Belgian Ale, la Route, birra chiara, più fruttata grazie anche all'aggiunta dei luppoli americani dai profumi e sapori particolari”. Disponibili fin da subito nel doppio formato 0,5L (€ 6,90) e 0,75L (€ 9,50) e in fusti alla spina per il mercato della ristorazione.
“Avere ingredienti eccellenti non basta –ha detto Simone Mainardi- dovevamo trovare i partners giusti che li facessero spiccare, sia nella lavorazione che nella promozione. Legarci al miglior mastro birraio e scovare un brand che rappresentasse con una metafora il piacere della scoperta” Cosa vi spinge, con la vostra consolidata vocazione vinicola, ad affacciarvi al nuovo mercato della birra? -domanda Nove da Firenze- “La birra è un prodotto in forte espansione, più del vino e con un mercato meno concorrenziale.
Il Consorzio del Chianti, a cui aderiamo, manifesta segnali di ripresa, specie sul mercato estero. Dunque la nostra è una proposta diversificata, tra nazionale ed estero” ha spiegato l'Amministratore Delegato dell'azienda agricola. “Le Garage Beer si ottengono da un lungo processo di lavorazione -Claudio Cerullo, il birraio di Birra Amiata- Il risultato è una bevanda molto profumata, dissetante, che invoglia sia alla degustazione che all’abbinamento culinario. Rispetto alle birre industriali è poco gassata e gonfia meno lo stomaco.
La nostra azienda si è ormai conquistata una notorietà, a partire dagli ingredienti particolari nostre birre alle Castagne, al Miele e allo Zafferano, tutte basate sull’acqua pura dell’Amiata. Le nuove proposte, caratterizzate da materia prima fornita dalla Fattoria Bini, concorrerano a sfatare la diceria di un'Italia poco avvezza alla birra. Nel fine settimana, in occasione alla fiera Sapore 2012 a Rimini presenteremo Dea Madre, una nostra birra maturata in caratelli di vin santo dell'azienda empolese.
Le contaminazioni tra birra e vino sono sempre più in auge e avere un partner come la Fattoria Bini, che produce vino e vin santo è sicuramente un valore aggiunto nella creazione di nuove birre speciali”. L’azienda agricola empolese ha scelto un packaging dal sicuro appeal, una bottiglia in ceramica smaltata, di grande resistenza e con un tappo meccanico. “Un design innovativo, che recupera materie prime naturali ed eco-compatibili -ha evidenziato Roberto Pagliai, Amministratore Unico di Garage Inc. -Oggetto da conservare, da riciclare come contenitore per l’acqua o addirittura da scambiare e collezionare.
Garage Beer è un prodotto pronto a soddisfare l’olfatto, il palato e la vista dei fedelissimi delle Harley Davidson, le motociclette ha cui abbiamo dedicato il nostro progetto imprenditoriale. Siamo partiti anche noi da Empoli, quattro anni fa come unica alternativa alla rete di assistenza con il marchio della casa madre. Oggi abbiamo sette negozi monomarca e due nuovi che stanno per aprire. Nel nuovo progetto ci siano coinvolti con convinzione. Tante cose ci uniscono: l'artigianalità, la passione del prodotto per un pubblico che rifugge l'omologazione”.