“L’ad e il presidente di Firenze Parcheggi Carrai e Bevilacqua scrivono in un comunicato che avrei detto il falso in consiglio comunale, affermando che il bilancio della società è in forte perdita. Probabilmente mi sono sbagliato, ma non sono certo io ad aver detto il falso”. Questa la dichiarazione del capogruppo di Lista Galli Cittadini per Firenze Giovanni Galli. “Troppo facile giocare coi numeri – ha aggiunto Galli –, distinguendo gestione industriale e gestione ‘non caratteristica’.
Noi vorremmo sapere, visto che parliamo di soldi pubblici, cioè dei fiorentini: alla fine della fiera, quanti sono i debiti della società? Si può anche chiudere un bilancio in utile, ma se in cassaforte resta una pila di cambiali, non si può certo dire di aver fatto un ottimo lavoro. Spieghino, Carrai e Bevilacqua, perché mai, se è vero che l’andamento della società è così florido, non ci sono i 100mila euro che servirebbero per la sorveglianza alle strutture; spieghino perché si è preferito, a questo che è un servizio ai cittadini, spendere mezzo milione di euro tra sponsorizzazioni ed erogazioni ai soggetti più svariati e che nulla hanno a che vedere con la promozione di Firenze Parcheggi.
E, infine, spieghino anche ai fiorentini la loro strategia nel gestire la società, perché risulta di davvero difficile comprensione. Si dice di voler incentivare l’utilizzo delle strutture, e si aumentano le tariffe, perché? Non è che questi aumenti servono ad alimentare le sponsorizzazioni e a mantenere il sistema del ‘si è sempre fatto così?’. Io potrò anche essermi sbagliato nello spulciare i libri contabili, ma Carrai e Bevilacqua devono queste spiegazioni ai fiorentini, seguendo – se vorranno – gli indirizzi del consiglio comunale”. “Riguardo poi alle strategie per aumentare gli incassi, mi permetto un piccolo suggerimento ai vertici della società: perché non mettono le strisce blu in piazza della Signoria? Con tutte le auto che regolarmente parcheggiano sotto Palazzo Vecchio realizzerebbero sicuri e forti guadagni” ha concluso il capogruppo