L'UGL Polizia di Stato ha diramato una nota sulle condizioni dello stabile in uso a Rifredi: vi sono ospitati, oltre che centinaia di giovani poliziotti, anche numerosi uffici di Polizia, il Commissariato Rifredi e una mensa di servizio. "Di “Magnifico” non ha proprio nulla, è bene chiarirlo sin da subito, tranne che il nome con cui, mestamente, un po’ vergognandosi , tutti lo citano per indicare la costosissima struttura-dormitorio della Polizia di Stato di Firenze. Ebbene, nulla di più imbarazzante si potrebbe pensare per la dignità e il vivere civile di un poliziotto, così come di un uomo qualunque, che per i più giovani nel servizio appena giunti a Firenze diventa subito disillusione. La primissima impressione, appena si entra, è quella di non trovarsi in territorio di Unione Europea, tristemente rappresentata dagli ultimi brandelli di bandiera blu appesa ad un pennone.
Cumuli di immondizia ovunque, erbacce e incuria diffusa, pavimentazione esterna dissestata. Lo stato di degrado prosegue nelle autorimesse perennemente allagate e nel non funzionamento dei 14 ascensori. L’acqua calda viene erogata ad intermittenza, così come il riscaldamento d’inverno e l’aria condizionata d’estate. La scorsa estate si raggiunsero i 50 gradi all’interno delle stanze maggiormente esposte al sole, e il senso di soffocamento era insopportabile. Non si è, ancora, invece, avuto modo di misurare le temperature minime toccate questo inverno. Non vogliamo soffermarci più di tanto sulle infinite e diffuse problematiche che affliggono questa “Magnifica” struttura, anche da un punto di vista operativo oltre che abitativo, ma non possiamo più tacere lo sdegno e la sofferenza di quanti sono costretti a viverci, pena la nostra complicità con chi, pur dovendosi assumere le responsabilità di scelte coraggiose quanto doverose, tace e va oltre.
Eppure, quelle centinaia di poliziotti ogni giorno assicurano il proprio servizio con dignità e professionalità, e lo fanno anche bene, date le circostanze. Ogni giorno con coraggio si assumono le proprie responsabilità e svolgono le mansioni e i compiti, spesso e volentieri rischiosi, cui sono stati adibiti e a fine servizio, rassegnati, tornano nel proprio alloggio, non prima di avere percorso i 165 gradini (per i più sventurati che abitano all’8° piano). Ma al peggio non c’è mai fine, si sa, ed è così che il punto più basso del degrado, questa volta morale, viene toccato sul retro del complesso immobiliare, presso il “magnifico” Commissariato Rifredi. Che si sorvoli pure sui passi carrabili che non sono più carrabili da anni, sul corpo di guardia gelido, sudicio e per nulla funzionale, ma non sia mai che si presenti alla porta un utente in carrozzina o con difficoltà motorie.
In questo caso all’agente non resterebbe altro che uscire fuori dagli uffici, scendere i 17 gradini che lo separano dalla sede stradale e raccogliere la denuncia per strada, con tanta dignità, rispetto e professionalità, ma anche con tanta vergogna e senso di impotenza".