Sale ancora l’inflazione a Firenze nel mese di gennaio: la variazione mensile è +0,6% (a dicembre era stata +0,4%), mentre quella annuale è +2,7% (a dicembre era stata +2,8%). E’ quanto emerge dalla rilevazione dell’ufficio comunale di statistica condotta dal 1° al 21 gennaio su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale. In tutto sono stati controllati 11mila prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel ‘paniere’ Istat. A contribuire al dato di gennaio sono stati, rispetto al mese precedente, le variazioni nel settore Trasporti (+1,5%), Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,5%) e Abitazione, acqua, energia e combustibili (+1,4%).
Nei trasporti sono in aumento i carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati (+5,4%) e la manutenzione e riparazione mezzi di trasporto privati (+0,9%). In diminuzione il trasporto aereo passeggeri (-15,7%). In particolare, sono in aumento del 5,8% i servizi di alloggio (in diminuzione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente); mentre ristoranti, bar e simili (+0,4%) sono in aumento anche rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+1,9%). Nella divisione Abitazione, acqua energia e combustibili rispetto al mese precedente sono in aumento il gas (+4,2%) e l’energia elettrica (+3,7%); mentre rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sono in aumento il gas (+13,7%), l’energia elettrica (+9,8%) e il gasolio per riscaldamento (+12,3%). Aumento anche per i beni alimentari, che registrano una variazione annuale pari a +2,8%.
I beni energetici sono in aumento di +16,0% rispetto a gennaio 2011. I tabacchi fanno registrare una variazione di +7,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Pur in attesa dei dati definitivi validati dall’Istat, che saranno disponibili tra circa due settimane, relativamente alle variazioni di livello di prezzo di alcuni dei prodotti di maggior consumo si nota che il prezzo medio della camera d’albergo 3 stelle è in aumento del +13,2% rispetto al mese precedente mentre il prezzo medio della benzina verde fai da te è in aumento del +7,3%.
Il prezzo medio del gasolio fai da te aumenta del +4,6%. Gli aumenti dei carburanti rispetto all’anno precedente sono tutti oltre il 20%. Compressivamente i beni, che pesano nel paniere per circa il 56%, hanno fatto registrare a gennaio 2012 una variazione di +3,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I servizi, che pesano per il restante 44%, hanno fatto registrare una variazione annuale pari a +1,4% Grande freddo, gelata anche sul commercio Avvicinandosi la conclusione della settimana più fredda degli ultimi decenni, anche il commercio fiorentino fa i primi bilanci e scopre che le condizioni meteo hanno causato gravi danni. In particolare sono stati colpiti i settori area pubblica e quello food.
Nel primo caso, si stima che, sui mercati di Firenze e Provincia, le condizioni metereologiche abbiano reso impossibile l'esercizio dell'attività per almeno il 60%v dei posteggi esistenti, con punte del 70-75% nelle aree montane e maggiormente esposte al gelo. Molti mercati, in questa settimana, sono stati soppressi o rinviati a data da destinarsi. Per Paola Ghelardi, Presidente A.N.V.A Confesercenti, "questa settimana, per il nostro settore, è stata un vero e proprio calvario: molti operatori sono abituati a lavorare anche in condizioni climatiche avverse, ma, in questi giorni, era proprio impossibile, in molti casi, esercitare l'attività!" Particolarmente colpito anche il settore Food della piccola impresa commerciale.
"In questo caso" nota Raffaele Viggiani, Presidente Fiesa Confesercenti, "le condizioni meteo hanno spinto i consumatori ad un vero e proprio accaparramento di scorte, privilegiando in questa operazione, com'è naturale, la Grande Distribuzione rispetto all'esercizio commerciale di vicinato. "Per le aziende alimentari del settore, che hanno sofferto, in questi giorni, anche per i rifornimenti a singhiozzo causati, principalmente, dai blocchi autostradali e dai noti ritardi ferroviari, si stima una perdita del volume d'affari del 30-40%