Zero emittenti radio. Zero emittenti TV. Zero carta stampata. Zero amministratori. Non era mai successo a una conferenza stampa dell’associazione di volontariato Idra. È avvenuto oggi 19 dicembre. Sul tavolo dello storico Caffè delle Giubbe Rosse, sede dell’appuntamento informativo, venti copie dell’ultimo lavoro dell’ing. Ivan Cicconi, Il libro nero dell’Alta Velocità, ovvero il futuro di tangentopoli diventato storia, Koinè Nuove Edizioni, 2011. Ed altrettante buste, indirizzate al sindaco del Comune di Firenze Matteo Renzi, al presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, agli assessori allo Sviluppo, al Bilancio, alla Pianificazione, all’Urbanistica, al Diritto alla salute, alle Infrastrutture, ai Trasporti e all’Ambiente delle Giunte del Comune di Firenze, della Provincia di Firenze e della Regione Toscana.
È il ‘dono di Natale’ che l’associazione ecologista fiorentina avrebbe voluto consegnare agli amministratori locali e regionali competenti con l’auspicio, si legge nella lettera di accompagnamento, “che possiate trarne utili indicazioni circa le decisioni ancora possibili da assumere per salvare l’Italia dalla bancarotta e la città di Firenze dalla severa ed estesa penalizzazione del suo tessuto urbano, della sua immagine e della qualità della vita dei suoi abitanti e dei visitatori che provengono da tutto il mondo”.
Il solo assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana Daniela Scaramuccia ha risposto all’invito ringraziando, “spiacente di comunicare la sua impossibilità ad essere presente all'evento a causa di pregressi e non derogabili impegni”. Al tavolo, un relatore d’eccezione, l’autore del saggio, esperto e quotato analista di appalti e contratti pubblici in materia di ‘grandi opere’. Tema della conferenza stampa odierna, l’ascesa rapida e straordinaria della società “Nuovo Trasporto Viaggiatori” (NTV) di Luca di Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo.
A questo argomento l’ing. Ivan Cicconi ha dedicato un paragrafo del suo saggio, Il “pacco dono” per i campioni del made in Italy. Cicconi ne ha trattato già un anno fa in Val di Susa, l’11 dicembre 2010, al convegno su "Le ragioni di chi si oppone alle grandi opere inutili" (su YouTube), senza particolari riflessi nel mondo dell’informazione di massa. Idra ha pensato quindi che potesse essere di qualche utilità apprendere a Firenze dalla viva voce dell’esperto i dati aggiornati relativi al successo commerciale ad alta velocità di NTV, testimoniato anche pochi giorni or sono dalla presentazione - ampiamente pubblicizzata dai media - del nuovo treno 'Italo' a Nola, che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha salutato con un messaggio di compiacimento.
Nessun esponente dei media era presente invece oggi a Firenze a raccogliere e a discutere la documentazione relativa ad altri e preoccupanti aspetti della vicenda. Un mese fa, il 23 novembre, un lancio Ansa aveva anticipato alcune osservazioni svolte dall’ing. Cicconi a margine dell’appello che la Comunità Montana della Val di Susa e Val Sangone, insieme a Idra, ha indirizzato – senza riscontro ad oggi – al nuovo premier ‘tecnico’ Mario Monti, affinché si dia finalmente corso – per la TAV - a un confronto urgente sui dati trasportistici, sui rapporti costi/benefici, sulle criticità ambientali e finanziarie, che permetta di valutare l’opportunità dell'opera non esclusivamente dal punto di vista politico, come è avvenuto finora.
Così riferiva l’Ansa il 23 novembre scorso: ''In questa operazione – ha spiegato Cicconi -, al danno si aggiunge la beffa. Alla Ntv di Montezemolo, Della Valle e Punzo, è stato fatto un grande 'pacco-dono' dal Governo Prodi che nel giugno del 2007 ha di fatto eliminato la gara pubblica affidando a Ntv, a trattativa privata, la concessione per la gestione dell'alta velocità per 10 anni. E, guarda caso, se nel dicembre 2006 la Ntv nasceva con un capitale sociale di 1 milione di euro, dopo essere riuscito, nel giro di due mesi, ad avere la licenza come operatore ferroviario, in soli 3 anni la società si è rivalutata del 10.000% e senza che il servizio sia ancora partito.
Grazie al 'pacco-dono di Prodi oggi la società ha un valore di 300 milioni di euro. Un'operazione che fa apparire persino la vecchia Unione Sovietica, nel confronto con l'Italia, un paese iperliberista''. Non sono numeri né dati di poco rilievo. Ma queste notizie ‘non passano’ sulla grande stampa! E la conferenza disertata oggi dai media sembra aggiungere una poco rassicurante conferma.
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