FIRENZE– Enel ha comunicato alla Provincia di Siena che le utenze senza fornitura elettrica in provincia di Siena sono 2.613 e che stanno lavorando per ripristinare la normalità prima possibile. Rimangono situazioni di diffi-coltà sparse sul territorio che, molto probabilmente, non saranno risolte entro questa sera, con forti criticità a Monticiano, Chiusdino, Castelnuovo Berardenga e Siena. Il sistema provinciale di Protezione civile, in colla-borazione con la Prefettura e con le forze dell'ordine, si è attivato per ridurre i disagi e, una volta ricevuto il quadro definitivo, ha organizzato due centri accoglienza nella palestra comunale di Monticiano e nella Rsa di Iesa, in collaborazione con il comune di Monticiano.
Inoltre, sono stati distribuiti numerosi gruppi elettrogeni di varia potenza, dando priorità alle zone critiche più popolose e alle situazioni di maggiore difficoltà, pur comprendendo la grande richiesta e i disagi che molti cittadini hanno sofferto e continuano a soffrire anche in queste ore. Dopo l’emergenza black-out causata dal maltempo, incontro urgente a Palazzo Strozzi Sacrati tra Regione Toscana ed Enel. Il primo punto discusso è stato il filo diretto con cittadini, con prefetture e uffici regionali della Protezione civile.
“Serve più raccordo e maggiore trasparenza” chiede Rossi. “Avrebbe ad esempio consentito – annota – di intervenire meglio o allestire per tempo centri di accoglienza per quei cittadini costretti per più di un giorno senza energia elettrica e quindi anche senza acqua e riscaldamento”. Ma ad Enel il presidente della Toscana dice anche che “se si devono fare investimenti per alzare il limite di sopportazione degli impianti, che si facciano e si facciano ancora più velocemente”. Lo scriverà per lettera anche all’amministratore delegato dell’azienda.
Si è discusso di questo nella riunione che nel pomeriggio il presidente Rossi ha avuto con l’ingegner Debora Stefani e i vertici di Enel in Toscana. Un incontro convocato dopo che da, martedì notte, più di diecimila famiglie in Toscana, da Pistoia a Pisa, da Livorno a Siena, fino a Grosseto ed Arezzo, sono rimaste senza luce. E alla sei di stasera erano ancora 3.117: 2.613 nella sola provincia di Siena, 391 a Pisa , 93 ad Arezzo e 20 a Livorno. L’incontro oggi era con Enel, ma lo sguardo del presidente della Toscana Enrico Rossi è più ampio e quando parla e chiede “più investimenti e più attenzione” pensa a tutti i servizi pubblici. Le precisazioni di Enel L’allerta meteo non era stata sottovalutata, ha tenuto a precisare Enel: quasi cinquecento persone prima reperibili e poi in campo dalle prime ore.
Ma l’evento, hanno aggiunto, è stato eccezionale, tant’è che ieri ed oggi sono arrivati altri centro tecnici dalle regioni vicine. E non sarebbe, a giudizio dell’azienda, neppure un problema di linee vecchie o di manutenzione insufficiente. Enel ha precisato di fare investimenti importanti sulla rete elettrica toscana, che negli ultimi anni hanno portato il servizio elettrico toscano su livelli di eccellenza nel panorama nazionale, come confermano i dati certificati sulla qualità del servizio elettrico.
In qualche caso a danneggiare le linee sono stati alberi caduti. In molti altri casi è stato il ghiaccio, che ha creato una sorta di ‘manicotto’ attorno ai cavi che, quando è diventato troppo grosso e pesante, li ha strappati. Magari in zone, complice la nevicata, non troppo facilmente raggiungibili. Uno sforzo di maggior efficienza “Occorre prendere atto che siamo alle prese con eventi meteorologici non più eccezionali e che si ripetono – ha ribadito Rossi – e di fronte a questi eventi tutti devono alzare il livello di risposta e prontezza: soprattutto chi gestisce un servizio di pubblica utilità”.
“L’anno scorso – ricorda Rossi – ho sbattuto qualche pugno sul tavolo, ho alzato la voce, ho anche fatto qualche denuncia alla Procura e qualche risultato c’è stato. Ferrovie finalmente hanno cambiato nella Toscana centrale gli scambi. Non lo hanno fatto sulla costa e lì i treni hanno continuato a bloccarsi. Autostrade ha vietato il transito ai Tir ed ha funzionato. Anche sulla Fi-Pi-Li c’è stato almeno un livello di attenzione maggiore”. “Continuo invece ad essere deluso da Anas – ha concluso il presidente della Toscana – per come è stata gestita la Firenze-Siena”.
“Qualcuno può pensare che mi occupi di cose che non rientrano strettamente tra le competenze di una Regione – dice alla fine Rossi – Ma se ci blocchiamo con dieci centimetri di neve ad uscirne male è l’efficienza complessiva del sistema Toscana. E questo sì è una competenza della Regione. Per questo continuerò a chiedere più attenzione, maggiori investimenti e sbattere qualche pugno sul tavolo. In questo momento comunque la preoccupazione è per le migliaia di famiglie ancora all’addiaccio”.
Rossi ha annunciato di voler convocare tutti i gestori di servizi pubblici attorno ad un tavolo di lavoro. Enel si è già resa disponibile ed è pronta a partire per un confronto sia sull’emergenza e che l’ordinarietà. “Stiamo vivendo una situazione drammatica: nei nostri comuni mancano luce e acqua. Non possiamo scaldarci e le scorte alimentari cominciano a scarseggiare. Sono oltre 3 mila e duecento le persone coinvolte nell’emergenza, di cui molte persone anziane costrette a letto.
Non è accettabile che, a quasi 48 ore dall’emergenza, non ci sia stato il ripristino della corrente elettrica né una risposta concreta da parte dell’Enel. Chiediamo all’azienda di fare tutto il possibile per riparare i guasti o di fornirci gruppi elettrogeni di emergenza entro questa sera”. Comincia così la nota congiunta del sindaco di Monticiano, Mauro Cencioni e del sindaco di Chiusdino, Ivano Minocci in merito alla mancanza di fornitura elettrica che ha colpito la provincia di Siena da ieri, mercoledì 1 febbraio, in seguito alle copiose nevicate.
“Ci stiamo attivando – continua la nota - per verificare le responsabilità di questa crisi: abbiamo già fatto un esposto alla Prefettura e stiamo valutando se fare anche un esposto in Procura. La situazione di emergenza di questi giorni era stata annunciata da tempo. Ogni tentativo di giustificazione è inaccettabile da parte di un gestore come l’Enel”.