Entrambe le squadre reduci da vittorie in campionato, con la Roma che annunciava un turn over più accentuato con la mancata convocazione di De Rossi e la panchina per Totti, il capitano invece scende in campo dal primo minuto. Delio Rossi aveva scoperto maggiormente le carte dichiarando di voler mandare in campo i migliori ed offrendo a Neto la titolarità tra i pali. Alla fine Pasqual prende il posto di Vargas nel centrocampo a cinque dove Salifu è il perno centrale accanto a Montolivo e Behrami.
Per i viola ultima vittoria all'Olimpico nel '92. In un Olimpico scoppiettante per i tanti petardi lanciati dagli spalti, l'ottavo di Coppa Italia presenta fin dalle prime battute una viola agguerrita, contro una Roma attendista. All' 11' gran palla di Jovetic per Ljajic che conclude sul portiere. Azione che si ripete un minuto dopo, ancora Ljajic servito dal capitano Jovetic, palla su Stekelenburg ed occasione persa dal talento gigliato che non tira preferendo aspettare e ritrovandosi lo specchio coperto dall'uscita del giallorosso. Al 18' è Behrami che getta la sfera nel mezzo, Pasqual da sinistra attraversa la linea di porta, Montolivo cerca il tiro da terra, manca l'aggancio Jovetic che calcia tra le mani di Stekelenburg.
Roma ancora graziata dai viola che impostano bene ma non concretizzano. La squadra di Luis Enrique cerca la manovra ma non affonda, Fiorentina che punta sulla velocità, affonda ma non morde spendendo molto in fiato e favorendo il recupero diesel dei padroni di casa. Salifu al 25 ruba ancora palla a Totti tentando l'azione personale e rinunciando così a servire Lijajc e Jovetic ai suoi lati. Viola spreconi. Sale in cattedra la Roma e sembra avere più energia: Totti completamente libero al 33' dalla destra scarica in porta, Neto risponde con i piedi dopo aver tentato di chiudere lo specchio al capitano giallorosso. Al 39' distrazione della difesa viola e Lamela sfiora la porta sugli sviluppi di una punizione calciata da Totti. Perrotta entra al posto di Viviani e la Roma si presenta nella ripresa con più uomini in avanti.
Al 7' minuto si addormenta la difesa viola su un acuto di Francesco Totti, Lamela alla sua destra è libero di battere Neto con un tiro rasoterra tra le gambe. Pochi istanti dopo Pasqual ha la sfera del pareggio, batte sicuro a rete, ribatte fortunosamente la difesa giallorossa. Enrique cambia Bojan con Borini, mentre Delio Rossi richiama Ljajic e manda sul terreno di gioco Alessio Cerci che dopo un minuto ha la palla giusta ma Stekelenburg si oppone. Fiorentina disastrosa in difesa, Salifu sbaglia e Lamela raddoppia facilmente su suggerimento preciso di Totti che lo pesca solo davanti a Neto. Rossi ci prova, scarta Pasqual e ripesca dalla panchina Juan Manuel Vargas. Borini approfitta dell'ennesimo errore, svarione di Neto in fase di rimessa, il giallorosso si allarga sull'esterno superando Nastasic e mettendo ancora la sfera tra le gambe del portiere gigliato. Fiorentina sprecona, non approfitta del buon momento iniziale e poi lascia spazio alla Roma con errori in fase difensiva.
Si sente l'assenza, ora, di un centravanti di ruolo, ma è sulla tenuta fisica che perde maggiormente lucidità la squadra di Delio Rossi facendo emergere ingenuità ed errori dovuti probabilmente all'inesperienza dei giovani. A Totti basta alzare la voce per gettare il panico nella retroguardia ospite e per Lamela è un gioco fare doppietta. Vendicato il 3 a 0 in Campionato e ridimensionata una Fiorentina che già accarezzava l'idea di poter fare a meno di un vice Gilardino (triste, lui). Delio Rossi al termine della gara: "Ero curioso di vedere la squadra contro una Roma in salute, e per diversi minuti abbiamo recitato la nostra parte, certo alcune occasioni le devi mettere dentro.
Ho visto una squadra che ha cercato di vincere la gara di imporre il gioco, devo vedere oltre il risultato. Abbiamo diversi under 20 e credo in questa squadra, ha dimostrato di avere un'anima, ci sono stati errori ma dobbiamo limarli. Siamo sulla strada giusta.. Io ho già parlato del mercato, la Società conosce il mio pensiero e si sta muovendo, certo è consapevole che serva essere 'rimpinguati' anche se l'ossatura è valida. Il 3-5-2 è il sistema che si adatta ai miei giocatori, con tre centrali bravi, tanti esterni, molti centrocampisti e senza punte".