Un inizio anno inaspettato che ha visto la squadra 'indebolirsi' con la partenza del bomber Alberto Gilardino verso Genova ed il mancato ritorno di Santiago Silva rimasto in Uruguay, senza entrate, per ora, di spessore, l'ambiente si interroga. Mario Cognigni in qualità di presidente facente funzioni ha fatto sapere che la Fiorentina è "Una tempesta di idee". Nonostante questo Corvino e Rossi si sono offerti di chiarire la situazione. "Sospetti dubbi, anche relativamente alla classifica possono essercene - spiega il DS viola Pantaleo Corvino -.
Quando finisce un ciclo bisogna attraversarlo ed è difficile, specie dopo averlo fatto in maniera straordinaria per anni. Hai una squadra con valori straordinari e non riesci a dimostrarlo. Pur attraversando una fase di travaglio e di turbolenza, mai vissuta in passato, ma dobbiamo essere presenti per togliere dubbi e perplessità ribadendo che il nostro lavoro non è cambiato di una virgola rispetto al Patto con la città dove si diceva di voler lottare per un posto nell'Europa" "Dobbiamo vigilare ed essere sentinelle - prosegue - in questi momenti, perché avvertiamo situazioni pericolose e dobbiamo essere uniti con spirito di squadra: giornalisti, tifosi, società e squadra.
Chiediamo comprensione ed aiuto da parte di tutti" "La partenza di Gilardino è servita ad acontentare un giocatore che ha chiesto di cambiare - spiega Corvino - adesso abbiamo un mese di Mercato, e non posso non guardare alle occasioni anche se il mercato di gennaio non offre molto, l'anno scorso mi è riuscito il colpo solo con Behrami. Se ci sono occasioni io sono qui e cercherò di sfruttarle perché intendiamo migliorarci nel presente e nel futuro. Non ho mai detto che questo mese non faremo mercato.
Silva non è sul mercato, l'abbiamo preso come alternativa e veniva da due campionati vinti con 40 reti. E' rimasto in Uruguay ma ha mandato un certificato di malattia e rientrerà ad ore. Ringrazio Gilardino per quel che ha fatto con noi e spero che le motivazioni che non aveva a Firenze possa ritrovarle altrove. "Ho cercato di responsabilizzare i miei giocatori - interviene Delio Rossi - più importanti ed uno di questi era Gilardino, ma ho visto come se si fosse spenta una luce.
Si è reso disponibilissimo, ma lo ha detto chiaramente, non ce la faceva non per un discorso fisico ma motivazionale, c'erano chiari segnali, non ha fatto il furbo, semplicemente non ci riusciva, "Forse è meglio se vado a giocare da un'altra parte" mi ha detto. E' giusto tenere un giocatore importante se soffre un certo disagio? Da qui con la Società abbiamo deciso di lasciarlo andare via. Poi non dobbiamo prendere dei giocatori per accontentare la piazza, faccio con quelli che ho.
Se arriva un giocatore per poter potenziare la squadra, siamo pronti. Se troviamo situazioni giuste siamo pronti. Ho scelto Firenze come punto di arrivo non come tappa di passaggio e vorrei che anche i giocatori che arrivano e restano la pensino così. Se uno non è convinto di questo preferisco giocare con quelli che ho. Non ho trovato ancora la giusta alchimia, ecco perché i tanti cambiamenti. La squadra ha dei valori non ancora estrinsecati, ma siamo alla finestra se capita l'occasione giusta.
Per arrivare a gennaio deve essere un giocatore pronto, che conosca il campionato italiano e vada ad inserirsi subito in squadra. Può arrivarmi tra dieci giorni, ma se è quello già pronto preferisco aspettare piuttosto che prenderne uno adesso che non è pronto". "Se questa Società si permette il lusso di vendere un calciatore che ritiene di avere pochi stimoli e non vende Stevan Jovetic che può avere 25 milioni di offerta, significa che stiamo mantenendo fede ai progetti iniziali - sottolinea Corvino.
Avrei potuto aspettare, ma devo fare l'interesse dei miei tesserati, il tempo ci dirà se abbiamo avuto ragione. Le mie risorse possono essere poche, ma se poi troviamo un ragazzo come Nastasic allora un progetto esiste e mi sento legato al progetto. La squadra è stata smantellata? Ci sono cicli e chi è andato via lo ha fatto per scelta propria, perché c'era qualcuno che aveva più voglia di parlare che di fare, chi stava meglio fuori dal campo piuttosto che in campo.
C'è una parte importante rimasta da Vargas, Montolivo, Pasqual, Gamberini. Sono andati via dei campioni, ma quando arrivano, arrivano nello scetticismo e se ne vanno da campioni. Cassani, Boruc... sono titolari importanti, non sono da smantellamento. Vogliamo arricchirla di elementi importanti, certo se devi guardare al monte ingaggi devi guardare alle alternative, fa parte della vita. L'importante è dare dei segnali di vita trasferendo il giusto messaggio: lottare per l'Europa attraverso il fair play finanziario.
Ora magari sembra lontano il progetto di lottare per l'Europa, ma si attraversano anche le fasi di travaglio e questo non deve far perdere di vista le considerazioni di tutti. Qui occorre ritrovare l'unità. Forse non sembra ma io non ho mai dato quanto sto dando adesso, le dinamiche del calcio le conosco ed annuso prima certi momenti, proprio per questo adesso ci metto la passione cercando di fare il meglio". Stevan Jovetic come Cavani al Napoli quando è partito Quagliarella? "Un attaccante moderno Stevan - risponde Delio Rossi.
Cavani con me ha fatto 15 gol senza punizioni e rigori, ma non è esploso. Jovetic non può essere freddo in area di rigore, ma ci deve arrivare. Non esiste solo l'attaccante alla Messi che riceve palla e fa tutto lui. Ci sono giocatori che non riescono a riproporsi come fatto in passato. Per il fair play certo occorre essere obbiettivi, però siamo arrivati a lottare con quelle quattro società.. la verità è nel mezzo. Attraversiamo una fase di transizione, per tornare a lottare ed ai livelli vissuti da questa città, se sono qui è perché ho avuto buone sensazioni da parte dei Della Valle.
Ultimamente ho portato le mie squadre in Europa, se sono qui è perché ci sono delle potenzialità. Bisogna stare attenti quando si è abituati a vivere sopra le proprie possibilità, perché se non ne esci crolli. Sarebbe inutile prendere un giocatore di alto spessore che non ti puoi permettere e lo devi dare via presto, meglio aspettarne uno che sia nelle tue possibilità". Centrocampo? "Se ci sono opportunità importanti ci siamo. Gennaio non offre molto, ma se le condizioni economiche ci sono possiamo agire.
Stiamo cercando di lavorare per il presente e per il futuro, pronti a cogliere l'occasione indifferentemente dal reparto. Non siamo nati ieri - sbotta Corvino - chi ci conosce professionalmente sa che quando sceglie la Fiorentina non guarda la classifica attuale ma la sua storia. Il tifoso è passionale e può essere condizionato, ma siamo in un momento in cui dobbiamo essere uniti, poi potremo fare considerazioni. La classifica è allarmante, ma mi preoccuperei se avessimo venduto Jovetic, quello era un segnale, ma nel caso di un giocatore che pensa di aver già dato, la Società lo deve lasciar andare pur sapendo che si priva di qualcosa di importante" "Lo dico io perché un giocatore dovrebbe scegliere la Fiorentina - interviene Rossi: "Perché c'è una Società forte, perché c'è una storia e c'è un futuro.
Io ho visto tante piazze, l'erba del vicino è sempre più verde, eppure ho scelto la Fiorentina. Certo dovremmo parlare meno e fare di più perché se poi vai in campo e non fai due passaggi prendiamo in giro la gente. Gilardino è stato molto onesto, poteva restare qui ed andare a scadenza, ha scelto di mettersi in gioco, eppure ha fatto la storia della Fiorentina. Non sono Alice nel Paese delle Meraviglie, io non avverto una Società che vuole abbandonare la squadra e la città, non credo che non vogliano reinvestire i soldi di Gilardino..
è un momento di difficoltà e dobbiamo lavorare per migliorare" Come in campo? "Non ho trovato la condizione giusta - spiega Rossi - sono io che mi metto a disposizione, devo capire loro come possono dare al meglio, devo trovare la chiave per valorizzare i migliori. Ci sto lavorando e l'esame lo faccio in campo non è come le figurine Panini. Farò leva sui giocatori migliori che ho, quindi su Cerci, Jovetic, Ljajic.. Il Barcellona gioca con due attaccanti, ma anche la Juventus eppure..
cerco le alchimie giuste, non cambio tanto per cambiare, sono pronto anche ad una difesa a tre. Non voglio giocatori che non siano funzionali al progetto, preferisco tenermi questi allora. Non voglio dire che sarò buono sarò bravo e poi faccio come c...o mi pare. Non voglio giocatori di passaggio, non li voglio! Preferisco lavorare con i ragazzi che ci mettono passione ci mettono anima". Montolivo? "Non mi ha dato l'idea di pensare altrove - spiega Rossi - di tirare indietro la gamba, se avessi questa sensazione non giocherebbe con me". Corvino rimane? "Cognigni ha detto come stanno le cose" risponde il diretto interessato.
("Il contratto è pronto nel cassetto, deve essere solo formalizzato"). "Se i protagonisti non riescono a dare di più di quello che hanno dato - continua il DS - non solo dal punto di vista economico è inutile insistere. Stiamo facendo una rivoluzione puntando sulle qualità come Cassani, Behrami, Nastasic, Ljajic che ha poco spazio perché ha lo stesso ruolo di Jovetic, ma l'anno passato ha giocato 27 partite" AntLen La conferenza stampa sugli schermi di Violachannel.tv: