Un accordo tra Toscana ed Emilia Romagna per gestire al meglio la mobilità sanitaria, cioè quel fenomeno che porta i pazienti a spostarsi dalla propria regione per usufruire dei servizi sanitari offerti da un’altra regione. L’accordo, che era già stato ratificato dalla giunta regionale nel corso dell’ultima seduta, è stato siglato oggi pomeriggio dagli assessori delle due Regioni, Daniela Scaramuccia (diritto alla salute Toscana) e Carlo Lusenti (politiche per la salute Emilia Romagna). Il Nuovo Patto per la Salute 2010-2012 siglato tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano il 3 dicembre 2009 indica gli accordi sulla mobilità interregionale tra i settori strategici in cui operare, per qualificare i sistemi sanitari regionali e garantire maggiore soddisfacimento dei bisogni dei cittadini e al tempo stesso un maggior controllo della spesa; e invita le Regioni confinanti a stipulare accordi per disciplinare la mobilità sanitaria.
Un accordo analogo era già stato siglato alcuni mesi fa tra Toscana e Liguria. “Con questo accordo – spiega l’assessore Daniela Scaramuccia – intendiamo prima di tutto garantire la libera scelta del cittadino, con particolare riferimento a quelli che abitano nelle zone di confine tra le due regioni. Tra Toscana ed Emilia Romagna avvengono scambi di mobilità sanitaria che portano i cittadini di una regione ad usufruire dei servizi sanitari della regione confinante. In base all’accordo, vigileremo sui livelli di appropriatezza delle prestazioni fornite, uniformeremo la qualità dell’assistenza sia ospedaliera che specialistica, e annulleremo eventuali differenze tariffarie”. Nell’accordo si legge che “ciascuna Regione intende garantire ai propri cittadini le necessarie forme di assistenza con modalità che, indipendentemente dalla complessità del bisogno, rispettino gli standard di qualità dell’assistenza, siano logisticamente vicine alla residenza e siano facilmente fruibili dai cittadini stessi”. In base all’accordo, che ha validità triennale a partire dal 2012, ciascuna Regione si impegna a garantire un accurato monitoraggio della qualità e dell’appropriatezza delle prestazioni erogate.
In particolare, saranno oggetto di monitoraggio la mobilità ospedaliera (sia in regime di degenza ordinaria che in day hospital ) e la mobilità specialistica ambulatoriale. Trimestralmente Toscana ed Emilia Romagna si scambieranno i dati di attività relativi ai ricoveri e alla specialistica ambulatoriale. I tecnici delle due Regioni si incontreranno con cadenza semestrale per valutare l’andamento della produzione.