“La Regione Toscana investe milioni di euro l’anno in ricerca, e in particolare in sanità. Con l’Università mettiamo in campo creatività, fantasia, capacità di attrarre finanziamenti per la ricerca. Il progetto che viene presentato oggi ha una valenza ancora più ampia, e indica una strada: aziende farmaceutiche, Regione e Università lavorano insieme in maniera trasparente, investendo in ricerca, laddove la ricerca serve”. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha partecipato stamani, nella sede di Confindustria, alla presentazione ufficiale del progetto Faber (acronimo di Farmaci innovativi per BPCO e altre malattie respiratorie), finalizzato alla scoperta di nuovi farmaci per la cura delle malattie respiratorie, in particolare, appunto, la BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva), che nel 2020 sarà la terza/quarta causa di morte nel mondo, ma anche asma bronchiale severa e resistente ai farmaci e tosse cronica. Il progetto Faber nasce dalla cooperazione tra eccellenze del settore pubblico e privato: l’Università di Firenze da un lato, con il Dipartimento di farmacologia preclinica e clinica, e Chiesi Farmaceutici dall’altro, una delle principali realtà farmaceutiche italiane, nonché colosso della ricerca privata, con sede a Parma.
Grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Toscana, viene creato un laboratorio congiunto pubblico-privato (con sede nel “cubo” di Careggi), che si propone di diventare una delle eccellenze nel panorama italiano perlo studio preclinico di nuovi farmaci broncodilatatori e antinfiammatori per le malattie respiratorie. Il progetto può contare su un investimento complessivo di circa 3.800.000 euro in tre anni, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR CReO FESR 2007-2013), dalla Regione Toscana, da Chiesi Farmaceutici e da fondi statali.
Il progetto, al quale contribuiranno anche altre Università europee, sarà affidato a un gruppo di dieci giovani ricercatori (età media 31 anni, 8 donne e 2 uomini) con formazione superiore in scienze biotecnologiche e farmacologiche. “Un progetto finalizzato all’innovazione farmaceutica e condotto assieme all’industria farmaceutica – sottolinea l’assessore Scaramuccia – La Toscana conduce ormai da molti anni una politica di riduzione della spesa farmaceutica, cercando di indirizzare le prescrizioni verso farmaci che, a parità di efficacia, abbiano prezzi più bassi.
E intendiamo proseguire nella nostra campagna di appropriatezza, per cercare di migliorare il modo di spendere le risorse, che sono sempre di meno. Ma siamo anche molto attenti a innovazione e ricerca. Mi piacerebbe impostare con le aziende farmaceutiche un percorso di ricerca e innovazione, in cui noi come Regione siamo intenzionati a investire. Un percorso che porti vantaggio per la salute dei cittadini, che è il nostro obiettivo”.