Carta geologica dell’Italia centrale, la Toscana collaborerà con Emilia Romagna, Marche e Umbria per realizzarla in scala 1:10.000. La Giunta ha dato infatti il via, su proposta dell’assessore Marson, al protocollo d’intesa, che sarà firmato a gennaio con le altre tre Regioni, e costituisce la premessa per mettere in atto strategie comuni di tutela del territorio e del paesaggio. “Di fatto – spiega l’assessore regionale al governo del territorio Anna Marson – si attiva una collaborazione sinergica fra la quattro regioni per unificare e omogeneizzare i dati geologici, creando così delle banche dati geologiche e geotematiche condivise.
La Toscana e l’Emilia Romagna hanno già predisposto la Carta geologica 1:10.000 completa in formato digitale per tutto il loro territorio, le Marche e l’Umbria sono in dirittura d’arrivo. Unendo le quattro componenti otterremo la Carta geologica dell’Italia Centrale. Poi avvieremo anche altri progetti condivisi”. “Siamo le prime quattro regioni in Italia – aggiunge Anna Marson – che operano in questa direzione e ci auguriamo, vista l’importanza di avere a disposizione un quadro geologico approfondito ai fini della tutela del territorio e del paesaggio, che anche altre regioni confinanti (penso soprattutto alla Liguria, ma anche al Lazio) si uniranno non appena avranno portato a termine la copertura geologica del proprio territorio.” Tra gli obiettivi comuni vi è anche la progettazione cooperativa di carte derivate di interesse comune, ripartendo tra le quattro amministrazioni i costi progettuali.
Si punta a realizzare prodotti informativi interoperabili che, adottati già dalle quattro regioni, possano diventare un punto di riferimento per gli sviluppi delle conoscenze geologiche anche per le regioni non ancora attrezzate, creando i presupposti per un riuso da parte di altre amministrazioni di quanto le quattro regioni “pioniere” progetteranno insieme. “Se la conoscenza del territorio e dell’ambiente – conclude l’assessore Marson – e le banche dati che servono a descriverli sono risorse indispensabili per l’operare delle pubbliche amministrazioni, la progettazione di tali risorse conoscitive è un’attività complessa e ricca di responsabilità.
E’ proprio sulla base di queste conoscenze infatti che operatori pubblici e progettisti valuteranno, elaboreranno e adotteranno decisioni.”