A partire da domani, giovedì 1° dicembre e per la durata di quattro giorni (dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30), non potranno circolare a Firenze i ciclomotori a 2 tempi a 2 e 3 ruote; i motocicli a 2 tempi; le autovetture con alimentazione a benzina Euro 1; le autovetture con alimentazione a diesel Euro 2 ed Euro 3; i veicoli per il trasporto merci con alimentazione diesel Euro1. Scatta così la seconda fase di misure per il contenimento delle polveri sottili, che prevede l’estensione a tutto il territorio comunale dei divieti per i mezzi più inquinanti, già operativi soltanto nella ztl dal febbraio scorso.
Nonostante le disposizioni già in vigore, e complici le temperature più fredde e la stabilità atmosferica che non favoriscono la dispersione degli inquinanti, da domenica 27 novembre ad oggi la concentrazione di Pm10 nell’aria ha superato per tre giorni consecutivi i limiti di legge. Quindi - come prevede l'ordinanza firmata oggi dal sindaco - il divieto durerà fino a domenica 4 dicembre e potrà essere prorogato di ulteriori quattro giorni, qualora i valori giornalieri del Pm 10 non rientrassero nei limiti. “L’Amministrazione comunale, insieme agli altri Comuni del cosiddetto 'Agglomerato di Firenze’ e in accordo con la Provincia – spiega l’assessore alle politiche del territorio Elisabetta Meucci – ha deciso di attivare interventi che hanno una diretta ed effettiva valenza di riduzione delle fonti inquinanti, in particolare limitando in maniera progressiva la circolazione dei veicoli dotati di motorizzazioni che causano maggiori emissioni, anche per stimolare la loro sostituzione con veicoli a basse o nulle emissioni.
Si stima che queste limitazioni consentano di ridurre i quantitativi di polveri emesse dagli scappamenti dei veicoli sottoposti a divieto, da un minimo di 36 ad un massimo di 55 chilogrammi nei quattro giorni. Anche altre città quali Milano e Roma, interessate da più frequenti episodi di superamento, hanno adottato simili disposizioni di limitazione del traffico per ottenere una riduzione delle emissioni di polveri inquinanti nell’atmosfera”. Restano naturalmente in vigore gli altri provvedimenti che riguardano gli impianti di riscaldamento: la riduzione del periodo giornaliero di funzionamento ad 8 ore giornaliere (salvo gli impianti a rete o condominiali gestiti con caldaia centralizzata che possono usufruire di un periodo di 30 minuti di funzionamento preliminare per ogni fase di avvio a causa dell’inerzia termica); la riduzione della temperatura a 18°C negli edifici adibiti a civile abitazione e la riduzione della temperatura a 17°C negli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili.
Sono esclusi gli impianti installati negli edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura (compresi edifici adibiti a ricovero o cura di minori o anziani), scuole ed asili. Si ricorda infine che sono vigenti ormai da anni in modo permanente i divieti di circolazione in tutto il centro abitato per i veicoli più inquinanti (ciclomotori a 2 tempi Euro 0 ed Euro 1, ciclomotori a 4 tempi Euro 0, motocicli a 2 tempi Euro 0, autovetture benzina e diesel Euro 0, e diesel Euro 1, ed i veicoli merci benzina e diesel Euro 0).
(fd)