Arpat ha segnalato oggi il primo sforamento del pm10, dopo il periodo estivo, che si è verificato in una centralina “urbana fondo” - quindi valida ai fini della rilevazione del numero dei superamenti, così come prescritto dalle vigenti direttive europee - dell'agglomerato fiorentino. In particolare lo sforamento che ha fatto scattare i provvedimenti si è verificato in una centralina di Scandicci. In termini assoluti si tratta del venticinquesimo superamento dei limiti dall'inizio dell'anno. La Provincia di Firenze, che coordina gli 8 Comuni dell'agglomerato fiorentino per la qualità dell'aria (Firenze, Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Calenzano, Signa e Lastra a Signa) ricorda che in base ai meccanismi di adozione dei provvedimenti contingibili e urgenti che fu adottato dal coordinamento stesso, sono già in vigore le limitazioni previste dal primo e dal secondo modulo (che riguardano il riscaldamento domestico e le limitazioni del traffico in diverse zone delle città per alcune categorie di mezzi e veicoli). “Qualora gli sforamenti dovessero continuare per tre giorni consecutivi – ricorda l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Firenze, Renzo Crescioli - si passerà all’attuazione delle misure previste dal terzo modulo, cioè al divieto di circolazione in tutti i centri abitati per determinate categorie di autoveicoli per quattro giorni consecutivi” “Dopo il trentacinquesimo superamento in una delle centraline urbane fondo – aggiunge Crescioli - per ogni sforamento scatteranno i provvedimenti previsti dal terzo modulo.
Si rivolge quindi un invito a tutta la cittadinanza ad osservare le ordinanze già in vigore per quanto riguarda la limitazione dei riscaldamenti e della circolazione, e comunque a limitare il più possibile l'uso dei mezzi privati”. Questo il meccanismo deciso dai Comuni dell’agglomerato fiorentino che disciplina i provvedimenti. A partire dal 15esimo sforamento di PM10 è scattato il divieto di accesso alle Ztl fino al 31 dicembre negli orari 8.30-12.30 e 14.30-18.30 per ciclomotori a due tempi, motocicli a due tempi, autovetture a benzina euro1, autovetture a diesel euro2 ed euro3, veicoli per trasporto merci diesel euro1.
Oltre a questo, dal 15esimo sforamento in avanti e fino al 31 dicembre, è partita anche la riduzione della temperatura a 18 gradi per 8 ore al giorno per gli impianti termici civili e a 17 gradi per gli industriali. Nel caso in cui, nonostante quanto già attuato, si verifichino tre giornate di sforamento consecutive si passerà al “terzo modulo” di misure: un blocco del traffico (per le stesse categorie già citate) nell'intero centro abitato per quattro giorni, prorogabile per uno stesso periodo di tempo se il livello di polveri non diminuirà. Se i giorni di sforamento di polveri dovessero arrivare a 35 – limite massimo, dopo il quale scatterà la procedura d'infrazione comunitaria – ad ogni singolo superamento sarà attuato un blocco del traffico nel centro abitato (alle stesse condizioni) per quattro giorni.