La Rete No Smog sollecita i Comuni per l'applicazione immediata del provvedimento. "E per chi non blocca il traffico poteri sostitutivi dalla Regione!" "Dopo quattro giorni consecutivi di sforamento del Pm10 nelle centraline di fondo dell'area fiorentina devono scattare da domani i quattro giorni di blocco del traffico sull'intera area fiorentina, così come deciso in febbraio dall'accordo fra i Comuni e la Provincia. E se il Pm10 non diminuisce, si deve continuare, come previsto dall'accordo, con altri quattro giorni di blocco".
E' questa la richiesta che viene avanzata ai sindaci e alla Provincia dalla Rete No Smog Firenze, alla quale aderiscono Città Ciclabile, Fare Verde, FirenzeinBici, Italia Nostra, Medici per l'Ambiente, Medicina Democratica, sTraffichiamo Firenze e Terra!. "Il PM10 è alle stelle, anche alla centralina di Boboli, che si trova ben lontana dal traffico e quindi testimonia ancor più della gravità della situazione attuale - affermano le associazioni -per cercare di ridurne i picchi, particolarmente nocivi per la salute di tutti (come tanti medici hanno fatto presente in varie occasioni), servono subito i blocchi del traffico a livello di area metropolitana, con la novità del blocco delle auto diesel euro 3, immatricolate fino al 2005 e ancora molto diffuse a Firenze e provincia".
Secondo la Rete No Smog i blocchi antismog sarebbero più efficaci senza la finestra oraria dell'ora di pranzo, se fossero estesi ad altri veicoli diesel inquinanti, come le auto euro 4 e i veicoli merci euro 2 e 3, e se collegati a controlli veramente severi da parte della Polizia Municipale: "se non ci sono controlli - sostengono gli ambientalisti - i blocchi sarebbero una farsa!". Secondo la Rete No Smog devono attuare i blocchi tutti i Comuni dell'area fiorentina. "E ai Comuni che non emettono subito l'ordinanza del blocco - concludono le associazioni - subentri la Regione Toscana con i poteri sostitutivi previsti dalla normativa".
La Rete ricorda che va anche affrontato il problema del dilagare delle porte dei negozi lasciate spalancate, col riscaldamento al massimo all'interno, e della temperatura eccessivamente alta in tante scuole ed uffici pubblici: "che senso ha chiedere ai cittadini di ridurre la temperatura nelle proprie case se si continua a non far nulla per diminuire lo smog causato da tutto questo spreco?"