Firenze 20 novembre 2010- La Toscana si conferma, con un lungo e intenso week end, la regione leader in Italia nel delicato ed importantissimo settore dei trapianti. Dopo la lunga notte di venerdì in cui equipe chirurgiche di ogni parte d'Italia sono state impegnate a Careggi nell'espianto multiorgano sul ragazzo deceduto in seguito all'incidente stradale di Cerreto Guidi, anche la scorsa notte la grande generosità di tre famiglie ha permesso di dare nuova speranza a persone in lista d'attesa per trapianti da anni. Sarà che si avvicina l'aria del Natale, sarà che nella nostra regione la sensibilità si conferma altissima, ma le tre donazioni di stanotte (a Siena, a Borgo San Lorenzo e a Firenze) confermano la grande generosità dei toscani.
Tre famiglia che, più o meno nello stesso momento, in tre diversi angoli della regione hanno deciso in un momento così drammantico per loro di permettere la donazione degli organi dei loro cari. Una notte incredibile anche la scorsa in cui si è attivata un'imponente macchina organizzativa che, in collaborazione con la struttura di coordinamento sanitario ha permesso che tutti gli interventi si svolgessero in maniera fluida e ben organizzata per non vanificare questi grandi gesti di generosità e disattendere le aspettative dei malati in attesa di trapianto. Il nostro nucleo, specializzato proprio nell'organizzazione e nella delicatissima fase di logistica delle equipe chirurgiche impegnate negli espianti, dopo due intense notti in cui tutto è stato monitorato con attenzione dalla nostra sala operativa e in cui sono stati operativi in campo molti volontari è felice di fare un sunto delle operazioni della notte scorsa. Il donatore di Siena continua a vivere col suo cuore in un paziente di Siena e col suo fegato in un paziente ricoverato a Pisa; quello di Borgo San Lorenzo ha regalato il suo fegato ad un paziente di Bologna, mentre il donatore di Firenze infine, ha permesso di avere un futuro a un cardiopatico di Bologna e a un malato di fegato a Pisa. Due lunghe notti negli ospedali della Toscana che hanno permesso di far rifiorire tante vite.
Tante le persone coinvolte in queste delicatissime operazioni e tutte di alta sensibilità, basti pensare che nella nottata di sabato per permettere al cuore del ragazzino pistoiese di volare in Sicilia è stata addirittura predisposta l'apertura ad oltranza dell'aeroporto di Peretola da dove alle 3.00, appena in tempo prima del calare della nebbia che avrebbe potuto compromettere il risultato, è partita l'equipe chirurgica con il nuovo cuore appena prelevato.