Da mercoledì 23 novembre a domenica 4 dicembre al Teatro Metastasio di Prato va in scena in PRIMA NAZIONALE “IL GIARDINO DEI CILIEGI” di Anton Pavlovič Čechov, tradotto e diretto da PAOLO MAGELLI, con la drammaturgia di Željka Udovičić. Lo spettacolo vede in scena 12 attori provenienti da due compagnie, quella del Teatro Stabile della Toscana e quella del Teatro Stabile di Sardegna: Valentina Banci, Francesco Borchi, Valeria Cocco, Daniel Dwerryhouse, Corrado Giannetti, Elisa Cecilia Langone, Mauro Malinverno, Fabio Mascagni, Paolo Meloni, Silvia Piovan, Luigi Tontoranelli, Sara Zanobbio.
Le scene sono di Lorenzo Banci, i costumi di Leo Kulas, le musiche di Arturo Annecchino, le luci di Roberto Innocenti. “IL GIARDINO DEI CILIEGI” è l'ultimo lavoro teatrale di Čechov, rappresentato per la prima volta il nel 1904 al Teatro d'Arte di Mosca sotto la direzione di Stanislawski e di Dančenko. L'opera narra le vicende di un'aristocratica russa e della sua famiglia che ritornano nella loro proprietà, messa all’asta per riuscire a pagare un’ipoteca. Principalmente la storia ruota intorno alle varie possibilità per conservare la tenuta, ma la famiglia non si adopera in questo senso e alla fine è costretta a lasciare la proprietà. Stanislawski e Mejerchold discussero per oltre trent'anni su Čechov, ritenendolo il primo un autore “classico”, il secondo un moderno.
Se il primo insisteva nella ricerca della tristezza dell'esistenza utilizzando "l'estetica del bello", il secondo cercava nei rapporti "meccanici" fra gli attori l'alienazione" che la vita stessa produce. Ambedue aspiravano ad una sintesi che raccontasse in una sera la fragilità e la stupidità della vita, attaccandosi ai sentimenti come unica cosa tangibile. Le ferite che la vita, scorrendo, ci lascia sull'anima sono la mappa che indica una via misteriosa da scoprire nei personaggi del “Giardino”, ed è la sola via che sia possibile seguire.
Solo districandosi nel labirinto di queste cicatrici è possibile arrivare a scoprire da una parte "la fragilità dell'esistenza" (Stanislawski), e dall'altra "la terribile modernità" della scrittura di Čechov (Merjerchold): il lavoro di Paolo Magelli con “la compagnia del “Giardino” cerca di mediare, o meglio, di far incontrare questi due modalità interpretative, di "fondere" questi due mondi.“IL GIARDINO DEI CILIEGI” è una produzione del Teatro Metastasio Stabile della Toscana e del Teatro Stabile della Sardegna.