Nella notte tra l’8 e il 9 giugno, Forza Nuova Firenze, congiuntamente alle altre sezioni presenti su tutto il territorio nazionale, ha effettuato un blitz volto a sensibilizzare gli Italiani sul problema della privatizzazione dell’acqua. Le più importanti fontane di Firenze infatti, così come migliaia di fontane in tutta Italia, sono state “Espropriate” a simboleggiare ciò che avverrebbe se al prossimo referendum non si raggiungesse il quorum. I militanti di Forza Nuova hanno inoltre cosparso le fontane con nastro rosso e bianco, banconote, a sottolineare la speculazione che avverrebbe in caso di privatizzazione, e volantini informativi. "Nei tentativi di privatizzazione dell’acqua già in atto in Italia, come quello di Aprilia gestito dalla francese Veolia, i prezzi sono lievitati del 300% in pochi mesi e i servizi sono addirittura peggiori della precedente gestione.
L’acqua, in quanto bene naturale e primario, non può essere gestita da enti speculativi, che mirerebbero solo al profitto e non al benessere dei cittadini. Forza Nuova invita gli Italiani a votare 4 SI al referendum. Due SI che permetterebbero di far restare pubblica la gestione delle reti idriche. Un SI al quesito sul nucleare, tecnologia obsoleta e pericolosa, che già si sta dismettendo nel resto d’Europa, ed un Si al quesito sul legittimo impedimento, per non permettere a chi governa di poter delinquere liberamente. Forza Nuova ritiene che gli unici interessati a boicottare questo referendum siano coloro che hanno voluto le leggi truffa che ora il popolo ha il potere di abrogare, ossia mafiosi, politicanti corrotti, multinazionali e banchieri. Le proposte di Forza Nuova: - L’acqua e l’energia devono essere gestite da un ente pubblico che ne assicuri il prezzo stabile e la gratuità ai cittadini bisognosi; - Stipulazione di un piano di ricerca e sviluppo delle energie rinnovabili, sotto stretto controllo dello stato che deve impedire ogni tipo di infiltrazione mercantilistica o mafiosa; - Visti inoltre gli infiniti casi di corruzione e collusione che vedono protagonisti politici italiani, riteniamo sia giusto, a tutela del cittadino, che i governanti possano essere processati regolarmente" "I prossimi 12 e 13 giugno 2011 si svolgerà una consultazione referendaria importante - interviene il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi - i cittadini sono chiamati ad esprimersi su quattro quesiti referendari.
Il primo quesito riguarda le “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica”. Il secondo quesito riguarda la “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito”. Il terzo quesito riguarda le “Nuove centrali per la produzione di energia nucleare”. Infine il quarto quesito è sull’”Abrogazione della legge 7 aprile 2010, n. 51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale”.
Questi referendum hanno un importante valore civico: i cittadini si potranno esprimere sul futuro di acqua, energia e giustizia, tre beni di interesse generale. Votare è un diritto fondamentale, un esercizio di democrazia. Invito tutti a farlo. Personalmente voterò “si” a tutti i quattro referendum". E’ stato presentato oggi a Firenze l’appello al voto favorevole ai quattro quesiti referendari da parte di una cinquantina di accademici, ricercatori, tecnici dell’Università toscana.
Erano presenti ed hanno diffusamente spiegato le ragioni di questa scelta il prof. Enzo Gallori, del Dipartimento di Fisica e Astronomia, promotore dell’appello, il prof. Marcello Buiatti, del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica, il prof. Santi Aiello, del Dipartimento di Fisica e Astronomia, e la prof.ssa Deanna Sardi, della Facoltà di Lettere e Filosofia. “E’ stata davvero significativa questa mobilitazione del mondo accademico – scientifico – commenta il Consigliere regionale Mauro Romanelli, organizzatore dell’iniziativa – anche perché la Scienza è stata un po’ troppo “tirata per la giacca” su questa tematica, in particolare sul nucleare, facendo scendere in campo personaggi certamente carismatici, come Veronesi, ma senza competenze specifiche in materia, silenziando invece premi Nobel per la Fisica, come Rubbia, di opinione contraria”. “Oggi la Scienza libera, pubblica, non dipendente da interessi particolari, ha detto parole chiare e nette, sgombrando il campo dai dubbi residui”. Appello “Accademici e scienziati toscani per il SI ai referendum” Siamo esponenti del mondo scientifico e accademico della Toscana, che credono fermamente nella democrazia e nel diritto/dovere, da parte di chi ha un ruolo riconosciuto, di esprimersi e non essere neutri rispetto a un appuntamento che ha che fare con i valori fondamentali della nostra società, l'informazione, lo sviluppo e la capacità di crearsi un futuro. In questi mesi, com’è successo diverse volte nella storia, esponenti scientifici importanti si sono schierati, non sempre nel campo in cui hanno maggiore competenza e storia scientifica e professionale, dalla parte di chi detiene il potere decisionale. Noi, che siamo a contatto quotidiano con quei giovani che spesso non siamo in grado di trattenere nel nostro paese, non possiamo che concepire, come lascito alle generazioni future, una scienza e un'università pubblica, libera e indipendente dal potere politico e dai grandi interessi economici. Non possiamo pensare ad altro, se non a un progetto di ricostruzione del concetto di bene comune, di proprietà pubblica non statale, ma partecipata, dell'acqua, elemento fondamentale della nostra vita. Non possiamo che pensare a un futuro basato su energie pulite e rinnovabili, con una sempre maggiore attenzione al risparmio energetico e non a un modello di sviluppo sempre più insostenibile per i suoi altissimi costi ambientali e sociali. Per questi motivi, espressi in sintesi, ma nei tratti e nelle motivazioni essenziali, ci sentiamo di schierarci e di chiedere a tutti i cittadini di votare SI ai quesiti referendari del 12 e del 13 giugno prossimi". "Io andrò a votare con 4 Sì perché l’ambiente e la salute dei cittadini devono essere salvaguardati da un modello di sviluppo basato sul nucleare, senza che ci siano sicurezze su impianti e senza un piano di gestione delle scorie radioattive" - lo dice Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena - "La tragedia giapponese ci insegna che un incidente in una centrale ha conseguenze irreversibili.
L’Italia farebbe una scelta “contro natura” e contro corrente rispetto all’Europa che ha già scelto la direzione da prendere per il futuro: il potenziamento delle rinnovabili e l’efficientamento energetico. Basti guardare alle scelte fatte in questi giorni da Germania e Svizzera. Andrò a votare per ribadire che tutti i cittadini, senza distinzioni di ruoli, debbano rispondere alla giustizia per i loro reati. Andrò a votare perché il profitto è un principio che deve restare fuori dalla gestione di un bene prezioso e collettivo come quello dell’acqua che deve rimanere pubblica.
Andrò a votare perché stavolta in ballo c’è il nostro futuro ma soprattutto quello dei nostri figli e di chi verrà dopo di noi. Sono sicuro che la provincia di Siena si confermerà terra di grande partecipazione civile e di grande sensibilità rispetto ai temi che riguardano il nostro domani" Domani pomeriggio Palazzo Medici Riccardi (ore 17, Sala Luca Giordano) ospiterà la prima edizione del “Premio Miglior Guida di Viaggio”, uno degli eventi in programma nell’andata dell’edizione 2011 del Festival del Viaggio, patrocinato dalla Provincia di Firenze.
Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore al Turismo della Provincia di Firenze, Giacomo Billi, e del Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Michele Gremigni, il tema della ‘sfida’ sarà Istanbul e la giuria tecnica, affiancata da una giuria popolare composta da 20 persone, sarà composta da Umberto Cecchi (ex-direttore de La Nazione, e presidente del Teatro Metastasio), Roberta Ferronato (docente di Economia del Turismo), e Marino Sinibaldi (direttore Radio Tre).
La sfida vedrà le due case editrici finali, EDT-Lonely Planet e Routard-Touring Club Italiano, con 15 minuti di tempo a disposizione per convincere le giurie della miglior qualità della propria guida. Successivamente, alle ore 19, al Museo di Antropologia ed Etnologia (via del Proconsolo, Firenze), il senatore Ignazio Marino ed il professor Gianni Mattioli, docente di Fisica all’Università Roma 1 e promotore del referendum abrogativo sulla dismissione del nucleare tenutosi nel 1987, parleranno del tema “Da Chernobyl a Fukushima – viaggio nel nucleare” e a seguire sarà presentato il documentario realizzato dal fotografo Tokio Satoshi Ueda subito dopo lo tsunami di alcuni mesi fa. In superficie un impianto di 300 ettari, circa 600 campi da calcio uno accanto all’altro.
E, sotto, le scorie atomiche prodotte in 27 anni di nucleare italiano. Questo inferno dell’era moderna potrebbe, secondo la mappa dei siti idonei per le scorie predisposta dalla Sogin e pubblicata dal “Sole 24 ore”, trovare posto sotto il Montalbano, tra Pistoia, Empoli e il padule di Fucecchio. Perciò, Venerdì 10 giugno il comitato referendario regionale Fermiamo il nucleare, in collaborazione con alcuni comitati referendari territoriali, organizza due conferenze stampa per esprimere le posizioni di sindaci e amministratori dell’Empolese-Valdelsa (FI) e del Montalbano-Valdinievole (PT) sul delicato tema del nucleare e sul paventato rischio che siti nucleari possano, in futuro, interessare aree di alto pregio paesaggistico e ambientalista come il Parco del Montalbano e del Padule di Fucecchio. Le due conferenze stampa saranno praticamente concomitanti; in contemporanea anche altre conferenze stampa nel Sud della Toscana (Maremma), a sua volta pesantemente minacciato dallo spettro di possibili insediamenti nucleari, in particolare nelle province di Grosseto e Siena. Alessandro Lambruschini fucecchiese di nascita adesso vive e risiede a Modena, più volte campione europeo e Olimpico d’atletica leggera, specialità 3000 siepi; la sua famiglia d’origine abita ancora a Fucecchio.
Aderisce al Comitato referendario di Fucecchio, affermando l’intenzione per 4 SI convinti per i quesiti referendari su Acqua, Legittimo Impedimento e Nucleare, che verranno sottoposti ai cittadini il prossimo 12 e 13 giugno 2011. “La gestione dell’acqua in mano ai privati – afferma Lambruschini – non ha mai portato a dei cambiamenti significativi in termini di qualità e erogazione dove è stata adottata, anzi con molta probabilità comporterà maggiori costi che sicuramente ricadranno appunto sui cittadini.” “Per quanto riguarda l’installazione di centrali Nucleari in Italia, se da una parte è vero che il nostro Paese ha, vicino ai suoi confini, altre centrali Nucleari estere, io penso che la tragedia nucleare di Fukushima in Giappone debba farci riflettere molto.
Abbiamo potuto osservare che l’energia nucleare richiede alti standard di sicurezza e che a volte non basta averli raggiunti per essere completamente immuni dalla pericolosità di questa tecnologia. L’esempio che ci viene offerto – dice Lambruschini – è la decisione della Germania sullo smantellamento delle proprie centrali nucleari che avverrà nei prossimi anni. “Inoltre – ribadisce Lambruschini – le ulteriori mie preoccupazioni riguardanti il nucleare sono legate a quanto ci verrebbe a costare questa tecnologia, visto che nel nostro paese sono presenti e si presenteranno in futuro numerose speculazioni private.
Per non parlare delle scorie radioattive che non sappiamo dove smaltire. Non siamo riusciti a trattare le vecchie scorie radioattive, quando eravamo possessori in passato di centrali nucleari, dubito che adesso si sia trovata una soluzione a questo problema che è tutt’altro che secondario.” “Infine penso che il Nucleare non rappresenti il nostro futuro. Il nostro paese, e lo dico da persona comune e non da tecnico quale non sono, dovrebbe puntare maggiormente sulle energie rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico, cercando di adottare una filosofia di vita e di società che sia quanto più sganciata dal petrolio.
Per ridurre la dipendenza dal petrolio SI alle energie rinnovabili. Il Nucleare è troppo rischioso.” Il Comitato referendario di Fucecchio è felicissimo di accogliere l’adesione di Alessandro Lambruschini e ne “approfitta” per invitare tutta la cittadinanza fucecchiese all’evento di chiusura della campagna referendaria che si terrà venerdì 10 giugno in Piazza Montanelli dalle ore 17.30 alle 20.00, con musica, dibattiti e un aperitivo offerto. Per aderire al Comitato referendario di Fucecchio potete inviare una mail a referendumfucecchio@gmail.com Giunge al termine la campagna sul Referendum e per la chiusura da parte del Comitato toscano per il Referendum è previsto un evento in Piazza Santa Maria Novella alle ore 20,00.
Sul palco Bandaò - Mediterranea - Stefano Bollani - Irene Grandi - Paolo Vallesi - Cisco - Francesco Magnelli - Saverio Lanza - Fabrizio Morganti - Bandabardò e con la partecipazione Sergio Staino. Presenta Daniela Morozzi