“A seguito dell’audizione del Sig. Brotini, neo Presidente di Firenze Fiera, che ringraziamo per la trasparenza, la schiettezza e la precisione dei dati riferiti in sede di Commissione, e durante la quale sono emerse alcune importanti affermazioni relative alla compra vendita “sottocosto” degli spazi espositivi da parte di Firenze Fiera nella trascorsa gestione – introducono i Consiglieri del Pdl - abbiamo convenuto di presentare un esposto alla Corte dei Conti / Procure Regionale di Firenze, perché quanto emerso ha alimentato forti dubbi sulla gestione di spazi a rimessa da parte di Firenze Fiera”.
“Sembrerebbe che nel recente passato gli spazi siano stati venduti dai 7 ai 14 euro con un breakeven di 20 euro – proprio il costo di mercato calcolato per la vendita al metro quadro degli spazi espositivi. Noi non diciamo che c’è stato un danno – precisano i Consiglieri del PDL – ma, a fronte di quanto emerso – proseguono i consiglieri - nutriamo forti dubbi che in passato sia stata praticata una gestione poco aziendale della Società che ha portato in dote al neo Presidente invece una società in perdita.
Ricordiamo che Firenze Fiera è una Spa che si presenta a maggioranza di capitale pubblico, alla quale la provincia di Firenze partecipa con il 9,28% delle azioni. Per questi motivi annunciamo la presentazione alla Corte dei Conti di un esposto – concludono i Consiglieri – e chiederemo che venga fatta luce sulle azioni adottate dal precedente CDA che ha deciso di vendere spazi commerciali, quindi la primaria fonte di reddito della società , a prezzi inferiori a quelli di costo, generando una possibile perdita economica per la società medesima.
Questa vendita “sotto costo” è consentita ad una società a partecipazione pubblica ? Chiediamo infine se la vendita sottocosto – sotto al limete di breakeven – non abbia di contorno generato anche la mancata manutenzione degli spazi espositivi, generando la necessità, per i soci pubblici, di intervenire sulla manutenzione ordinaria degli spazi e della attrezzature del Centro Espositivo della Fortezza e di villa Vittoria, facendo ricadere sulle pubbliche amministrazioni ulteriori costi oltre al deficit strutturale della partecipata come esposto nella tabella precedente”.