«In Toscana si taglia sui servizi per i malati, ma per coordinare gli enti da sopprimere le risorse si trovano sempre». È la denuncia di Gian Luca Lazzeri, consigliere regionale della Lega Nord Toscana e membro della IV° Commissione “Sanità e Politiche Sociali”, dopo che l’Asl 5 di Pisa ha indetto «un concorso per assumere un dirigente per coordinare le attività di tre Società della Salute». Le Società della Salute, che a tutt’oggi sono 28, sin dalla loro costituzione rappresentano «degli enti “in cerca di identità”: comprendere quale sia, in concreto, il loro ruolo all’interno del Sistema Sanitario Toscano – continua Lazzeri – è quasi impossibile.
Nonostante l’avvento delle “vacche magre” e la conseguente limitatezza delle risorse, lamentata più volte dall’Assessore al Diritto alla Salute Daniela Scaramuccia, sembra proprio che la crisi non si faccia sentire per le assunzioni in ruoli autoreferenziali e funzionali alla politica. Da un lato – spiega l’esponente del Carroccio – la Finanziaria 2010 (art. 186, comma 2 della L 191/2009, ndr) ha decretato la soppressione di consorzi quali le Società della Salute (il ricorso presentato alla Corte Costituzionale dalla Regione Toscana è stato respinto con sentenza n° 326 del 03/11/2010, ndr) e dall’altro l’Azienda USL n° 5 di Pisa ha indetto, attraverso l’ESTAV Nord Ovest, un concorso per l’assunzione di un dirigente che dovrà avere il compito di indirizzare ed implementare l’attività delle tre Società della Salute del territorio pisano (in base alla determinazione del Direttore del Dipartimento Gestione del Personale n.
1091 del 07/09/2011 e con scadenza per la presentazione delle domande al 04/10/2011, ndr). In Toscana – prosegue – sembra che le cose funzionino in questo modo: quando si cercano risorse per migliorare i servizi destinati alla cura o alla diagnosi ci si imbatte sempre nel “muro” spesso insormontabile delle già citate risorse insufficienti, ma, come per magia, quando si tratta di assumere personale, anche in ruoli dirigenziali assolutamente inutili come la guida del coordinamento di tre enti da smantellare, le risorse si riescono a trovare prontamente.
Risulta legittimo chiedersi, a questo punto, se l’atteggiamento dell’ASL pisana non sia configurabile come danno erariale: questa assunzione determinerebbe una incomprensibile ed inaccettabile distruzione di preziose risorse pubbliche. È da ricordare, inoltre, che il danno erariale determina la responsabilità amministrativo–contabile che, a sua volta, “apre le porte” ad un giudizio di fronte alla Corte dei Conti. La Lega Nord Toscana – conclude Lazzeri – chiede, in modo fermo ed inequivocabile, che la Giunta e l’Assessore Scaramuccia si adoperino, con tutti i mezzi leciti possibili, affinché venga annullato questo incomprensibile atto che non fa altro che contribuire ad aggravare le condizioni della già malata sanità toscana».