Una caccia all’uomo, quella effettuata in zona Oltrarno. Obbiettivo, acciuffare il giovane albanese di 21 anni che poco prima in via Burchiello aveva strappato con violenza la catenina d’oro dal collo di una anziana signora. A dare l’allarme era stata una testimone della rapina che, attirata dalle grida della vittima, una fiorentina ultra ottantenne, aveva subito chiamato il 113. La Centrale Operativa ha diramato a tutte le pattuglie sul territorio, precise descrizioni del fuggitivo e possibili vie di fuga; così dopo pochi minuti dal fatto, una moto civetta della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso coordinata dal Dr.
Gianluigi Manganelli, ha incrociato in piazza Tasso il giovane in fuga con tanto di collana luccicante in mano. Immediato l’inseguimento dei poliziotti: uno si è gettato a piedi dietro al malvivente; l’altro lo ha anticipato con la motocicletta per sbarrargli la strada. Dopo una colluttazione, lo straniero si è liberato dalla presa dell’agente e ha ripreso la sua corsa. Poi, trovatosi di fronte al motociclista, ha alzato i pugni davanti al mento, assumendo la guardia del pugile. Il Sovrintendente Johnata Sbaragli e l’Assistente Capo Antonio Lei gli sono piombati addosso, ammanettandolo senza incidenti e tra gli applausi dei passanti.
Recuperato anche il bottino del colpo che l’arrestato aveva abbandonato a terra durante le fasi della colluttazione. La parte lesa ha riportato lievi escoriazioni al collo che non hanno fortunatamente reso necessario il trasporto in ospedale. L'albanese, processato per direttissima, è stato condannato a 2 anni e due mesi di reclusione.