“Una grande novità, che sta dentro la Green Economy, e che innesca un circuito virtuoso fra la produzione agroalimentare, la trasformazione e la commercializzazione. Una iniziativa in controtendenza rispetto alla globalizzazione, che intende sostenere e sviluppare la domanda di prodotti interni. Un modo per sostenere l’economia e creare e consolidare occupazione.” Questo in sintesi il giudizio di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, che ha presentato stamani insiema all’assessore all’agricoltura, Gianni Salvadori ed ai rappresentanti dei soggetti capofila dei 15 Pif (progetti integrati di filiera), l’iniziativa che sarà finanziata dalla Regione per 25 milioni di euro e produrrà investimenti per 57 milioni. “I finanziamenti – ha aggiunto il presidente Rossi – saranno disponibili a cominciare da novembre.
A questi, entro la fine dell’anno, se ne aggiungeranno altri per 15 milioni che metteranno in moto investimenti per altri 30 milioni.” I Pif – è stato poi spiegato – aggregano una media di circa 80 aziende per progetto. Le chiavi strategiche sono state: “multifunzionalità”, “filiera” e “progetto integrato”. I contributi pubblici, per la prima volta, sono stati subordinati alla sigla di un accordo fra tutte le componenti del progetto. “Una garanzia – hanno sottolineato Rossi e Salvadori – che intende mettere gli agricoltori, ma anche gli altri protagonisti dell’accordo, al riparo dalle oscillazioni dei prezzi, oltre a garantire la qualità e tracciabilitità del prodotto.
” I patti sottoscritti hanno infatti in genere una valenza di tre anni, che in alcuni casi arriva a 5 anni. Le aziende interessate rappresentano circa il 10% delle imprese agroalimentari professionali della Toscana. La superficie copertà è di circa il 6% del territorio. I capi allevati, fra bovini e ovini, rappresentano il 12% del totale. Il presidente ha concluso sottolineando come quello avviato per la prima volta in Toscana “non rappresenti un piccolo esperimento” e come la Toscana possa, in futuro, impegnarsi per ottenere maggiori finanziamenti da Bruxelles da dedicare ai progetti integrati di filiera.