“Si può investire e scommettere sul futuro del porto di Livorno, che è anche il futuro della Toscana. E l’opera che inauguriamo oggi è il primo passo nella direzione del rilancio”. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha pronunciato queste parole poco prima di tagliare simbolicamente il nastro del ‘Livorno refeer terminal’, il nuovo polo logistico del porto dedicato alla movimentazione di prodotti agroalimentari. Ma davanti alle autorità livornesi, ai rappresentanti economici e alle forze sociali, il presidente nel suo intervento ha voluto allargare lo sguardo all’intero sistema portuale lanciando un appello alle forze istituzionali e sociali e quindi a tutta la città affinché si impegni coralmente per vincere la sfida della competitività del porto: “Tocca a voi – ha detto – vincere questa sfida sui mercati nazionali e internazionali.
E verso questo obiettivo ci troverete sempre al vostro fianco”. Il presidente ha poi riassunto le principali decisioni assunte dalla Regione sul porto di Livorno nell’ultimo anno. “La nostra politica è scritta nei fatti. Al prossimo Consiglio regionale porteremo una variante al bilancio di 10 milioni per il dragaggio del porto. E i tempi di realizzazione saranno rapidi: so che l’Autorità portuale ha già in corso le pratiche per l’assegnazione dei lavori”. “Ricordo poi – ha aggiunto – che ci sono ulteriori 51 milioni di euro per la messa in sicurezza dello scolmatore d’Arno.
Le cose quindi si muovono nella direzione giusta”. Il presidente ha poi proseguito facendo riferimento agli appelli di lavoratori e di rappresentanti delle imprese che in questi ultimi giorni si sono rivolti alla Regione: “Negli appelli e nelle invettive che ho letto si chiede più dinamismo, più spinta, più carica. Il tema mi pare chiaro: si tratta di alzare la produttività e la competitività del porto. E’ un tema su cui stiamo già lavorando (siamo l’unica Regione che investe così tante risorse per un porto), ma che richiede di essere rafforzato con un patto tra le forze sociali e le istituzioni prima di tutto locali.
Noi, lo ribadisco, di fronte a una proposta che scaturisse da questo patto, non ci tireremmo indietro ma faremmo la nostra parte e anche di più”. Il presidente ha insistito sull’importanza per tutta la Toscana della crescita del porto e sul valore delle opere infrastrutturali ad esso connesse, prima fra tutte la Tirrenica. “La Regione ha destinato finanziamenti e attenzione verso il porto di Livorno perché lo considera fondamentale per il futuro dell’intera regione. Con il porto di Livorno possiamo provare a costruire un sistema infrastrutturale che faccia della Toscana una regione centrale negli spostamenti delle persone e delle merci.
In questo quadro sono importanti i collegamenti ferroviari (stiamo lavorando con Fs per realizzare collegamenti veloci con il nord Italia e il nord est d’Europa) ed è fondamentale completare la Tirrenica. Un dato che ci veniva riportato è infatti la mancanza di rapporto tra il porto di Livorno e il Lazio, e in particolare con l’area metropolitana di Roma. Poche merci che provengono da Livorno hanno per destinazione quell’area. La realizzazione della Tirrenica potrebbe favorire molto questo collegamento nord-sud: il completamento di questo corridoio europeo contribuirebbe senza dubbio a dare centralità al porto di Livorno.
Io non ci sto a passare altri dieci anni a discutere su quest’opera”. Nel corso della cerimonia il presidente ha quindi visitato il nuovo polo logistico, dotato di strutture di estrema avanguardia. La struttura sorge in un’area di 36.000 mq con una superficie coperta di 12.000 mq. La capacità operativa massima stimata del terminal è di 400.000 tonnellate di merce annue (si partirà con 100.000). Il terminal è dedicato alla movimentazione di prodotti refrigerati nel Mediterraneo e alla loro distribuzione in Europa.
Grazie alla sua posizione geografica al centro dell’Italia e del Mediterraneo, il porto di Livorno ha infatti particolare facilità nel servire i più importanti centri di distribuzione italiani.