Un collaudato sistema messo a punto da un’imprenditrice cinese di 36 anni per non pagare le tasse, fatto di imprese fantasma e prestanome. In questo modo aveva evaso, solo nel 2009, almeno 500 mila euro tra imposte dirette ed Iva. A congratularsi per il successo dell’operazione è l’assessore al bilancio e alle finanze della Regione Toscana, on. Riccardo Nencini. “Della lotta all’illegalità economica e all’evasione fiscale questa giunta ha fatto una priorità, fin da suo insediamento l’anno scorso – ricorda – Le regole vanno rispettate: da tutti”.
“Ma chi evade le tasse, non versa i contributi o non rispetta le regole dei contratti di lavoro – aggiunge – ruba anche un pezzo di futuro alla società e ai giovani: per questo l’illegalità economica va combattuta e per questo abbiamo deciso di parlarne anche nelle scuole, a cominciare da chi ha quindici anni o poco più”. Dall’inizio dell’anno recuperati 72 milioni Intanto in Regione si aggiornano i conti sul recupero dell’evasione fiscale e dei tributi regionali comunque non pagati nei tempi dovuti: tributi che sono il bollo auto, l’addizionale Irpef, l’imposta sulle attività produttive, il tributo per il conferimento in discarica e qualche altra tassa di concessione.
Solo ad agosto ci sono state entrate per 15 milioni di euro. Dall’inizio dell’anno ne sono stati incassati quasi 72: un trend in crescita, superiore a quello dell’anno scorso e con un gettito cresciuto addirittura del 14,40 per cento se non si considerano alcune entrate straordinarie, legate ad inchieste e conciliazioni, che si sono verificate tanto nel 2010 quanto nel 2011.