Firenze – Prosegue il percorso della proposta di legge di riordino istituzionale varata dalla giunta nel luglio scorso e ora all’esame del consiglio, anche alla luce delle novità che in queste ore sono entrate nel testo della manovra del governo e che renderanno necessario anche l’adeguamento di alcune parti della proposta toscana. A sottolinearlo è l’assessore al bilancio e alle riforme istituzionali Riccardo Nencini che è intervenuto oggi ai lavori della prima commissione consiliare per illustrare la proposta di legge. In particolare, l’assessore ha sottolineato come, in questa fase, il cammino della proposta di legge toscana, la prima in Italia in questa materia, si intrecci necessariamente con alcune delle novità previste dalla revisione delle norme attuata con la manovra portata avanti a livello nazionale.
“Stiamo lavorando per rendere la nostra proposta di legge compatibile con queste novità, soprattutto per la parte relativa ai Comuni sotto i 1000 abitanti – ha detto Nencini – e ci auguriamo che questo lungo confronto, partito oltre un anno fa con la prima discussione in consiglio regionale cui è seguita un’ampia concertazione con enti locali e parti sociali, possa concludersi nei tempi più brevi possibili, anche perchè sono le stesse norme nazionali ad imporci precise scadenze”. L’assessore ai Rapporti istituzionali Riccardo Nencini ha illustrato alla commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, presieduta da Marco Manneschi (Idv), i contenuti essenziali della riforma istituzionale della Toscana.
L’assessore ha spiegato che il livello istituzionale per le forme associative sarà il Comune.La Commissione non ha aperto il dibattito, in attesa dell’esito delle modifiche istituzionali attualmente in discussione in Parlamento.Il vicepresidente della Commissione, Alessandro Antichi (Pdl), ha precisato che l’opposizione si appresta a una collaborazione costruttiva sulla nuova legge regionale, auspicando convergenze sulla semplificazione e sulla razionalizzazione del sistema istituzionale regionale.